Il rame è un oligoelemento coinvolto in molte reazioni enzimatiche dell’organismo. Nell’ordine, è il terzo oligoelemento essenziale più abbondante dopo ferro e zinco. La concentrazione (quantità per grammi di tessuto) più elevata di rame si riscontra nel cervello e nel fegato. Si stima che da 70 a 80 mg di rame siano distribuiti negli organi secondo le seguenti percentuali.
- Muscoli dello scheletro, 24,7
- Scheletro, 19
- Pelle, 15,3
- Midollo osseo, 14,8
- Fegato, da 8 a 15
- Cervello, 8
Indice dei Contenuti
Fonti alimentari
Il rame si trova diffusamente negli alimenti. Le fonti più ricche sono ostriche, altri crostacei e legumi. In passato, la principale fonte di rame nella nutrizione umana era rappresentata dall’acqua corrente in tubazioni di rame.
Contenuto di rame in alcuni alimenti
Noci brasiliane
Mandorle Nocciole Noci Noci di pecan Piselli secchi Arachidi Grano saraceno Olio di girasole Burro Orzo Segale Aglio |
2,3
1,4 1,4 1,3 1,3 1,2 0,8 0,8 0,5 0,4 0,4 0,4 0,3 |
Carote
Noce di cocco Olio d’oliva Frumento integrale Melassa Meglio Olio di mais Rape Zenzero Mela Papaya Piselli verdi |
0,3
0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 |
I valori sono espressi in mg su 100 grammi di alimento.
Segni e sintomi di carenza di rame
Sono diversi sistemi enzimatici che richiedono la presenza di rame; una carenza di questo minerale può influire su diversi tessuti dell’organismo. Un deficit di questo minerale può provocare un’anemia da carenza di ferro, poiché il rame è necessario per un corretto assorbimento e un’adeguata utilizzazione del ferro. Il rame è inoltre necessario per una funzionalità dell’enzima lisil ossidasi, necessario per la formazione dei legami crociati tra collagene ed elastina. La carenza è perciò associata a una deficitaria integrità del collagene e si manifesta con rottura di vasi sanguigni, osteoporosi e anomalie a carico di ossa e articolazioni. Altri sintomi deficit sono alterazioni cerebrali, aumento della perossidazione dei lipidi, livelli elevati di colesterolo LDL e ridotti di colesterolo HDL, indebolimento della funzione immunitaria. Quelle che seguono sono alcune condizioni cliniche associate a deficit di rame.
Ridotta assunzione
- Formule per lattanti poveri di rame
- Nutrizione parenterale (endovenosa) totale senza rame aggiunto
- Malnutrizione
Diminuito assorbimento
- Dosaggi elevati di integratori di zinco
- Dosaggi elevati di integratori di vitamina C
- Assunzione cronica di antiacidi
- Diarrea cronica
- Stati di malassorbimento (morbo celiaco, morbo di Crohn eccetera)
- Sindrome di menkes “pelo ritorto”
Aumentata perdita
- Stati di malassorbimento
- Sindrome nefrosica
- Terapia con chelanti
- Ustioni
Fabbisogno accresciuto
- Gravidanza
- Allattamento
- Prematurità
Dose giornaliera raccomandata
Non esiste una dose giornaliera raccomandata ufficiale per il rame. Gli intervalli delle dosi sicure ed efficaci sono i seguenti.
Lattanti | |
Sotto i 6 mesi | 0,4-0,6 mg |
6-12 mesi | 0,6-0,7 |
Bambini | |
1-3 anni | 0,7-1,0 |
4-6 anni | 1,0-1,5 |
Adolescenti e adulti | |
Oltre i 6 anni | 1,5-3,0 |
Effetti benefici
Gli effetti benefici del rame sono legati al suo ruolo di metallo presente in diversi enzimi. Gli enzimi di Maggiore rilevanza clinica sono la lisil ossidasi e la superossido dismutasi.
Enzima | Funzione |
Ceruloplasmina | Antiossidante; facilita l’assorbimento del ferro |
Citocromo C ossidasi | Trasporto degli elettroni coinvolti nella produzione di energia |
Dopamina idrossilasi | Converte la dopamina in noradrenalina |
Fattore IV | Coagulazione del sangue |
Lisil ossidasi | Legame crociato tra collagene ed elastina |
Superossido dismutasi | Rompe il radicale libero superossido |
Tio ossidasi | Formazione di legami bisolfuro |
Tirosinasi | Formazione della melanina |
Forme disponibili
Il rame disponibile in forme diverse: complessato con solfato, picolinato, gluconato e aminoacidi. Non esistono sufficienti dati per sostenere che una forma sia migliore di un’altra.
Usi principali
Il rame è usato principalmente nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nel trattamento dell’artrite (sotto forma di braccialetti di rame).
Dosaggi specifici
Si stima che dosaggio sicuro e sufficiente di rame sia compreso per gli adulti tra 1,5 e 3 mg. Poiché nutrienti come zinco e vitamina C interferiscono con l’assorbimento del rame, si consiglia un dosaggio rapportato al consumo di zinco. Il rapporto ottimale tra zinco e rame e di 10:1; questo significa che se lo zinco viene integrato nella dose di 30 mg al giorno, sono necessari 3 mg di rame. Tuttavia, anche in caso di assunzione di integratori di zinco per patologie specifiche a dosi comprese Fra 30 e 90 mg, si consiglia di non superare i 3 mg di rame. Nel caso di terapie a lungo termine con dosi elevate di zinco (superiori a 45 mg al giorno), buona abitudine è quella di monitorare i livelli di colesterolo LDL e HDL. Se si verificano alterazioni significative, occorre ridurre il dosaggio di zinco o aumentare quello di rame.
Avvertenze e precauzioni
Il rame è un emetico; ne bastano, di solito, 10 mg per provocare nausea e 60 mg per indurre vomito. La dose letale di rame può anche essere di soli 3,5 gr. È assolutamente indispensabile tenere gli integratori di rame fuori dalla portata dei bambini. I casi di tossicità da rame sono rari. Si stima che un consumo quotidiano compreso tra 10 e 35 mg sia probabilmente sicuro senza limiti di tempo. Tuttavia, è bene ricordare che dosi così elevate di rame influiscono negativamente sul apporto di zinco.
Interazioni
Assunzioni elevate di vitamina C, zinco, ferro e altri minerali possono ridurre l’assorbimento di rame.
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