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Inspire: dispositivo contro l’apnea notturna

L’apnea notturna, più propriamente nota come OSAS(sindrome delle apnee ostruttive del sonno), è una patologia caratterizzata da interruzioni nella respirazione durante il sonno dovute all’ostruzione delle vie aeree superiori.La prevalenza dell’apnea notturna va dal 2 al 9% negli adulti ed è più diffusa tra gli uomini fino a 4 volte e fino a 7 volte tra le persone obese (ossia, indice di massa corporea > 30).

Questa patologia consta di tre principali livelli di gravità:

  • apnea quando l’interruzione del respiro va dai 10 secondi e meno di 3 minuti;
  • ipopnea quando si ha una riduzione parziale del respiro;
  • RERA (Respiratory Effort Related Arousal) quando c’è limitazione della respirazione con progressivo aumento dello sforzo respiratorio seguito da un repentino sblocco.

Nei pazienti affetti da OSAS, il sonno rende instabili le vie aeree superiori portando a un’ostruzione parziale o completa del rinofaringe, dell’orofaringe o di entrambi. Questo porta inoltre a sonnolenza diurna, letargia e anche a depressione a causa dei numerosi risvegli che si verificano nel corso della notte.

 

Diagnosi

La diagnosi dell’OSAS si basa sui sintomi diurni e notturni riferiti dal paziente e dall’eventuale partner, seguiti da un monitoraggio del sonno che documenti un numero ≥ di 5 episodi di apnea e/o ipopnea per ora, oppure quando si ha almeno un numero di eventi uguale o superiore a 15 accompagnati da evidenti sforzi respiratori.

In caso di sospetto, il medico può sottoporre il paziente a misurazioni strumentali di vari parametri attraverso:

  • la polisonnografia che registra e aiuta a classificare le fasi del sonno e l’insorgenza e la durata dei periodi di apnea e di ipopnea, misurando alcuni parametri come il flusso aereo, la frequenza cardiaca, il livello di ossigeno nel sangue, la mobilità respiratoria toracica ed addominale e la postura nel sonno;
  • la poligrafia respiratoria che consiste nel monitoraggio cardio-respiratorio notturno.

In caso di necessità questi esami possono essere affiancati da elettroencefalogramma, per esaminare l’attività elettrica del cervello e da elettromiografia degli arti per ottenere accertamenti riguardo l’attività muscolare.

 

I rischi del mancato trattamento

In assenza di cure, la caduta del livello di ossigeno nel sangue dovuto all’ostruzione delle vie respiratorie può contribuire all’insorgenza e allo sviluppo di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione arteriosa, l’infarto del miocardio, così come di disturbi metabolici come il diabete.

L’apnea notturna, principale causa medica di eccessiva sonnolenza diurna, aumenta i rischi di incidenti automobilistici, perdita di lavoro, e disfunzioni sessuali. Inoltre, l’apnea da sonno ostruttiva grave aumenta il rischio di decesso negli uomini di mezza età.


I trattamenti
Il trattamento per  l’apnea ostruttiva del sonno è finalizzato a curare sia i fattori di rischio sia la patologia stessa. Il trattamento viene adattato al paziente in base all’evoluzione della malattia con lo scopo di ridurre gli episodi di ipossia e la frammentazione del sonno. Il paziente si ritiene guarito in seguito a scomparsa dei sintomi e con una riduzione dell’indice apnea-ipopnea sotto una determinata soglia. Tra i principali trattamenti dell’apnea ostruttiva notturna si possono elencare:

  • la pressione continua positiva delle vie aeree;
  • gli apparecchi orali;
  • la chirurgia delle vie aeree, generalmente impiegata per correggere il setto nasale deviato o nell’asportazione delle tonsille ipertrofiche.

Inoltre, attualmente la chirurgia viene impiegata anche per impiantare Inspire: un dispositivo in grado di stimolare i principali muscoli delle vie respiratorie.

Terapia Inspire
Il sistema Inspire è costituito da un sensore di respirazione e da un elettrodo di stimolazione, che funzionano grazie ad un generatore. Mentre il paziente dorme, il sistema sorveglia ciascuna ispirazione. In funzione del ritmo respiratorio, il sistema fornisce una leggera stimolazione al nervo ipoglosso, che controlla il movimento della lingua e degli altri muscoli principali coinvolti nella respirazione. La stimolazione di questi organi permette di mantenere aperte le vie respiratorie durante il sonno, così da evitare episodi di apnea nel paziente.

Il sistema è controllato da un piccolo telecomando, che permette al paziente di attivare la terapia Inspire prima di addormentarsi e di disattivarla al risveglio, di diminuire oppure di aumentare l’intensità della stimolazione e di mettere in pausa la terapia durante la notte, se necessario.

La sicurezza e l’efficacia della terapia Inspire sono state provate nell’ambito dello studio STAR, che è stato condotto in Europa e negli Stati Uniti. I 126 pazienti che hanno partecipato allo studio hanno dimostrato una riduzione significativa degli episodi di apnea durante il trattamento e un miglioramento netto della loro qualità di vita.