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Influenza, vaccinato solo il 60% delle persone a rischio

Al Congresso di Firenze dei medici di famiglia focus sul virus della stagione 2011/2012. L’obiettivo è estendere l’immunizzazione al 75% dei più fragili. Cricelli: “Attesa un’epidemia mite. Ma senza la profilassi può avere conseguenze pesanti con alti costi per il Servizio Sanitario” Il conto alla rovescia è iniziato, restano 30 giorni per vaccinare gli 8 milioni di persone a rischio che ancora sono scoperti. “L’obiettivo è raggiungere almeno il 75% della popolazione “fragile”, oggi siamo al 60% – afferma il dr. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) che inaugura oggi a Firenze il XXVIII Congresso nazionale -. Sono malati cronici, anziani, bambini, ecc. sui quali anche un virus debole, quale sarà quello che ci attende, può avere conseguenze pesanti. Il consiglio è ricorrere comunque all’immunizzazione, fino a fine dicembre, termine ultimo indicato dal Ministero della Salute”. L’influenza 2011/2012, sbarcata ieri in Italia, sarà molto simile a quella della scorsa stagione. I dati che ci sono giunti dall’emisfero australe sono abbastanza rassicuranti, ma saranno circa 4 milioni gli italiani colpiti. “Il ceppo isolato a Genova è H3N2 ma ci aspettiamo che la maggior parte sarà H1N1, come 12 mesi fa – spiega il dr. Aurelio Sessa, medico SIMG e componente del sottocomitato scientifico ‘Influenza e Pandemie influenzali’ del Ministero della Salute -. Particolarmente a rischio i bambini. Dal nostro sistema di sorveglianza abbiamo rilevato che sono già 100.000 quelli da 0 a 5 anni che da metà ottobre sono caduti vittime delle sindromi influenzali”. Per proteggersi, oltre al vaccino, è importante seguire alcuni consigli pratici, misure elementari di igiene, come lavarsi spesso le mani ed evitare di tossire e starnutire vicino ad altre persone. Da non sottovalutare l’aspetto dei costi: “Un giorno di ospedalizzazione per il Servizio Sanitario Nazionale rappresenta un esborso tra i 400 e i 600 euro – continua Sessa -. Il costo di un vaccino antinfluenzale comprato privatamente in farmacia oscilla tra i 10 e i 20 euro, mentre lo Stato, per quelli che acquista e mette a disposizione degli aventi diritto, spende circa il 50% in meno”. In Europa circa il 10% delle assenze dal lavoro è determinato dall’influenza, con un costo in termini di mancata produttività compreso tra gli 8,4 e i 12,9 miliardi di euro.