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In Italia oltre sei milioni di obesi: il 20% sono bambini

Diffusi i dati preoccupanti del rapporto Istat “Noi Italia”

Fast food VS healthy foodSecondo i dati del rapporto Istat “Noi Italia” 2013 l’obesità interessa il 10% dei connazionali in  età adulta, un valore tra i più bassi nel contesto europeo, ma comunque da non sottovalutare visto  che si tratta di circa 6 milioni di persone.

Preoccupante la diffusione del fenomeno tra i più piccoli con il 22,1% dei  bambini di 8-9 anni in sovrappeso, e due terzi di loro destinati a mantenere la condizione di obesità  anche in età adulta.  

Nei Paesi sviluppati l’obesità non interessa tutta la popolazione in ugual misura. La povertà – sembra assurdo – è uno dei suoi principali motori. Laddove i livelli d’istruzione e reddito sono più  bassi si tende a privilegiare alimenti più ricchi di zuccheri e grassi in quanto “appetitosi” e  convenienti. Ma quando una persona è da considerarsi obesa? Nel caso in cui si superi del 60% il proprio peso ideale, si parla “semplicemente” di obesità; se lo si eccede del 100%, allora si tratta di  obesità “severa”. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda, inoltre, come l’86% delle morti e il 75% della  spesa sanitaria in Europa e in Italia siano dovute a patologie croniche determinate principalmente da 4 fattori di rischio quali fumo, abuso di alcol, scorretta alimentazione e inattività fisica.

In Europa il sovrappeso e l’obesità sono responsabili di circa l’80% dei casi di  diabete tipo 2, del 55% dei casi di ipertensione arteriosa e del 35% dei casi di cardiopatia ischemica. Lo stile di vita e l’alimentazione corretti rappresentano gli aspetti di maggiore importanza per il raggiungimento e il mantenimento di un buono stato di salute e si configurano  come elementi decisivi nei processi di invecchiamento. 

Di questi temi si discuterà il prossimo 11 dicembre, al Centro Congressi Stelline di Milano, dove si  celebrerà la IV Giornata nazionale per i diritti delle persone affette da obesità e disturbi  alimentari. Organizzata fin dal 2007 dal CIDO, il Comitato italiano per i diritti delle persone  affette da obesità e disturbi alimentari, è un momento di studio in cui si possono incontrare e confrontare pazienti, operatori della salute, scienziati, studenti, esponenti delle istituzioni ed esperti  di comunicazione. 

 

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