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‘In caso di infezione da Sars-CoV-2 cresce il rischio di complicanze’

Milano, 27 set. (Adnkronos Salute) – Più cibi spazzatura e bevande zuccherate, ore e ore trascorse immobili davanti al computer e alla televisione. I lockdown e le restrizioni anti-Covid hanno aggravato il problema dell’obesità infantile: “Un’emergenza” che prosegue “da ormai quasi 2 decenni”, ma che “da quando è scoppiata la pandemia” ha avuto “un’accelerazione che non ha precedenti”. E’ l’allarme lanciato dall’Ame, Associazione medici endocrinologi, che invitano a recuperare ritmi di vita più salutari grazie al ritorno a scuola e allo sport, più sicuro se anche i bimbi si vaccineranno contro Sars-CoV-2. “Alcuni studi indicano che in un solo anno si è verificato un aumento di peso pari a quello che ci si sarebbe aspettato avvenisse in ben 5 anni”, afferma Piernicola Garofalo dell’Ame.

“Gli effetti della pandemia sono sotto gli occhi di tutti – spiega – Moltissime persone, sia adulti e bambini, sono ingrassate e a documentarlo sono diversi studi scientifici. Tra questi uno recentemente pubblicato dalla rivista ‘Jama’, che ha confrontato l’indice di massa corporea di bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni d’età nel periodo pre-pandemia (da marzo 2019 a gennaio 2020) con quello registrato durante la pandemia (marzo 2020-gennaio 2021). I risultati mostrano che il peso medio dei bambini tra i 5 e gli 11 anni d’età è aumentato di 2,30 chilogrammi; quello dei ragazzi tra i 12 e 15 anni di 2,31 Kg, e quello dei ragazzi di 16 e 17 anni di 1,03 Kg”. In particolare, “la fascia d’età più colpita è quella che va dai 5 agli 11 anni: l’aumento di peso è passato dal 36 al 45%”, segnalano gli endocrinologi.

“I lunghi periodi trascorsi in casa hanno portato ad aumentare il consumo di cibi spazzatura e bevande zuccherate e a ridurre l’attività fisica, con più ore passate davanti alla tv e al pc – osserva Garofalo – Un danno enorme per i nostri bambini e ragazzi, a cui non si può porre rimedio solo riprendendo la vita di prima come se nulla fosse. La scuola e la famiglia – esorta lo specialista – devono fare uno sforzo maggiore dal punto di vista dell’educazione alimentare”.

L’obesità infantile e degli adulti sarà uno dei temi centrali del prossimo congresso Ame (https://www.congressoame.com/), in programma dall’11 al 14 novembre 2021 a Trieste. Soprattutto “l’obesità infantile, come noto – ricorda Garofalo – porta con sé tutta una serie di rischi per la salute anche nella vita adulta, dalle malattie metaboliche a quelle cardiovascolari. E come dimostrano le evidenze scientifiche”, comporta anche “maggiori complicazioni in caso di infezione da Covid-19”.