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In Arabia Saudita 18 casi di Mers e 5 morti

Roma, 9 apr. (Adnkronos Salute) – Mentre il mondo combatte la sua battaglia contro il nuovo coronavirus, in Arabia Saudita si registrano 18 nuovi casi di Mers, la sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers-CoV): tante sono le infezioni registrate fra il 1 e il 29 febbraio 2020 dal National Focal Point Ihr del Paese, con cinque decessi legati al virus. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Tra i casi segnalati di infezione da Mers-CoV, la maggioranza (16 casi) risulta di sesso maschile e l’età dei pazienti varia da 34 a 81 anni. Non sono stati segnalati casi tra gli operatori sanitari. Dal 2012 al 29 febbraio 2020, il numero totale di casi di infezione da Mers-CoV confermati in laboratorio segnalati globalmente all’Oms è di 2.538 con 871 decessi associati.

L’infezione da Mers-CoV – ricorda l’Oms – può causare patologie gravi, con conseguente mortalità elevata. Gli esseri umani sono infettati da Mers-CoV dal contatto diretto o indiretto con i dromedari, ma il virus si trasmette anche fra le persone. Finora, la trasmissione da uomo a uomo si è verificata principalmente in ambito sanitario. La notifica di ulteriori casi – rileva l’Oms – non modifica la valutazione complessiva del rischio: si prevede che ulteriori casi saranno segnalati dal Medio Oriente e che i casi continueranno ad essere esportati in altri paesi da individui che potrebbero acquisire l’infezione dopo l’esposizione a dromedari, prodotti di origine animale (ad esempio, consumo di latte di cammello crudo) o umani (ad esempio in un contesto sanitario).