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Il progetto pilota “La Cefalea va a scuola”

Il Progetto è stato presentato lo scorso mese di gennaio ai genitori della Scuola Media Bramante di Vigevano. Erano presenti il Prof. Giuseppe Nappi, Direttore Scientifico dell’IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino e Centro Cefalee di Pavia, 5-6 insegnanti coordinati dalla Prof. Lucia Castellana, 15-20 genitori, alcuni con il proprio figlio. Al Progetto hanno aderito 200 ragazzi, 160 dei quali hanno indicato di avere una cefalea da sporadica a frequente. Il Progetto prevede una fase creativa, con la premiazione di un elaborato grafico, che sarà presentato entro la fine del mese alla Scuola Bramante in occasione di un incontro in orario scolastico.

Il dolore spesso rende inabile fisicamente ed emotivamente tanto da disordinare e sovvertire il comportamento del soggetto dolorante. La “cefalea”, detta comunemente “mal di testa”, è uno dei dolori più comuni e più fastidiosi che, nel contempo, richiede un approccio specialistico. La sensazione spiacevole di dolore dovuta alla cefalea influisce negativamente anche sull’umore, sulle relazioni interpersonali e sulla vita lavorativa: chi soffre di frequenti mal di testa è più irritabile, ansioso e stressato rispetto alla media delle altre persone, meno disponibile al contatto con gli altri, più bisognoso di momenti di riposo e solitudine perchè il silenzio ed il buio sembrano attenuare il dolore) e meno attivo e produttivo nello studio e nel lavoro, sia durante gli attacchi di cefalea sia dopo (in conseguenza del dolore subito). Non a caso, spesso, alla cefalea sono associati disturbi della sfera emozionale-affettiva quali ansia, depressione, panico ed abuso di sostanze. “L’interpretazione più frequente – commenta il prof. Giuseppe Nappi, direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Mondino di Pavia e responsabile del Centro Cefalee – è quella di considerare la denuncia di questo “male invisibile” come una scusa per non fare qualcosa di dovuto, essendo una forma di dolore difficilmente documentabile e soprattutto difficilmente comunicabile, in particolare in età scolare. Inoltre, oggi,sono sempre più numerosi gli studenti stranieri o di famiglia straniera, cosa che rende ancora più complessa la corretta comunicazione di uno stato doloroso soggettivo, di per sé difficile da spiegare. Tutto ciò ci ha spinto ad interloquire con il mondo della scuola, luogo privilegiato di  incontro, dove poter stabilire un rapporto interattivo con docenti, genitori e ragazzi, scambiando informazioni e contenuti sul tema”

 Finalità del Progetto

“Il Progetto – continua Nappi – primo in Lombardia nel suo genere, rappresenta un intervento di promozione della salute, integrato con la rete delle risorse e servizi presenti sul territorio. Attraverso la promozione della salute, infatti, la scuola si assume il compito di informare ed educare il giovane, fornendogli gli strumenti necessari per attuare un comportamento medico consapevole e corretto, offrendogli la possibilità di sperimentare, “di fare” e non d’essere fruitore passivo di informazioni o messaggi. Finalità prioritaria di questo Progetto è lo sviluppo del benessere e della tutela degli alunni in età evolutiva frequentanti la scuola secondaria di primo grado (successivamente sarà possibile rivolgersi anche agli alunni della scuola secondaria di secondo grado) con il coinvolgimento di scuola e famiglia e con una proficua ricaduta sull’affidamento al Servizio Sanitario ed ai Centri Specialistici”.

 Tra i principali obiettivi quello di orientare rispetto alle diverse opportunità offerte dal Servizio Sanitario sul tema “dolore”, di favorire lo sviluppo di abilità psicofisiche di riconoscimento del proprio ed altrui malessere e capacità comunicative; di diffondere informazioni sul dolore e le sue manifestazioni, nello specifico la cefalea ed i disturbi comorbidi della sfera emozionale-affettiva; di prevenire comportamenti di cura scorretti, aggravanti e cronicizzanti il dolore.

Le modalità del progetto

Saranno organizzati e sviluppati incontri formativi ed informativi per genitori e docenti e, parallelamente, incontri esperenziali con gli alunni, dove verrà utilizzato il linguaggio espressivo come strumento di comunicazione e di pensiero. Ai genitori ed agli insegnanti sarà data la possibilità di apprendere delle nozioni sull’argomento “dolore”, e nello specifico  sulla cefalea, da un punto di vista sociale, medico e psicologico. Inoltre, essi stessi, divenendo protagonisti dell’esperienza formativa, avranno la possibilità di esprimere i propri dubbi e le proprie perplessità in un  contesto altamente qualificato.

Gli alunni saranno invece guidati in una esperienza in cui potranno esprimere i propri vissuti, sui temi del dolore e della cefalea, attraverso pensieri scritti, disegni o una mini recita.

 Al termine del ciclo di incontri sarà fornito a tutti i partecipanti un questionario, che consentirà da un lato di raccogliere pareri e consigli sull’iniziativa, dall’altro di valutare il livello di consapevolezza raggiunto sul tema.

Operatori coinvolti

Neurologi, psicologi, psichiatri, neuropsichiatri dell’età evolutiva, internisti, odontoiatri, farmacisti