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Il diabete a scuola: la prima campagna informativa istituzionale sul diabete dedicata agli studenti delle scuole secondarie

Nell’auditorium dell’Istituto I.C. Pareto di Milano si è svolta la presentazione di “Noi e il nostro futuro. Diabete: cos’è, cosa fare”, una campagna pilota di informazione, rivolta alle scuole secondarie, che si pone l’obiettivo di informare i ragazzi su questa patologia in continuo aumento e sull’importanza della prevenzione. E`stata presentata oggi all’Istituto I.C. Pareto di Milano la prima Campagna informativa “Noi e il nostro futuro. Diabete: cos’è e cosa fare”, promossa dalla Campagna Buon Compenso del Diabete – BCD e realizzata in collaborazione con Giunti Progetti Educativi. Un momento importante di confronto sull’importanza della prevenzione e della cura del diabete, che ha riunito 140 studenti delle scuole secondarie, rappresentanti delle principali società scientifiche impegnate nella lotta alla patologia e rappresentanti delle Istituzioni locali.

 

 

Il diabete, patologia che oggi colpisce circa 3,5 milioni di persone in Italia (pari al 5,8% della popolazione), sta diventando una vera e propria emergenza,(come si afferma nella risoluzione ONU A/66/L.1 sulle malattie non trasmissibili) che potrebbe mettere a rischio lo sviluppo dell’Italia e degli altri Paesi del mondo. Uno studio del Center for Disease Control and Prevention (CDC) ha calcolato che, qualora le attuali tendenze rimanessero immutate, entro il 2050, nei soli Stati Uniti, un adulto su 3 potrebbe avere il diabete.   L’allarme è globale, non solo italiano – afferma Massimo Massi Benedetti, Presidente della Scientific Task Force dell’International Diabetes Federation e dello Steering Committee della Campagna BCD – “è necessario agire in linea con le indicazioni fornite da IDF per attuare piani di azione mirati che coinvolgano anche le scuole. Abbiamo voluto portare per la prima volta in Italia una campagna rivolta al mondo delle scuole per orientare nuovi modelli di consumo e comportamento non diabetogenici e poter inserire in futuro nei programmi di studio scolastico elementi in grado di promuovere stili di vita corretti e l’inclusione”.Nella fase pilota che si svolgerà nel corso dell’anno scolastico 2012/2013, la Campagna “Noi e il nostro futuro. Diabete: cos’è, cosa fare” coinvolgerà le scuole di 9 comuni italiani: Milano, Alba, Como, Lecco, Napoli, Roma, Varese, Cagliari e Caltanissetta. Gli studenti di queste città sono stati invitati a leggere la storia di Marco, un ragazzo di tredici anni che va a scuola, ama giocare al pallone con gli amici, adora lo sport e i libri fantasy. Un ragazzo come tanti, che un giorno scopre di avere il diabete. Per Marco inizia una nuova “avventura”: affrontare insieme ai genitori, agli insegnanti e agli amici la vita quotidiana con questa malattia e imparare a conviverci. Dopo i primi momenti di confusione, incertezze e paure, soprattutto a causa della scarsa conoscenza e della mancanza di informazioni sul diabete, grazie al supporto dei medici, Marco riesce ad accettare e a convivere con la sua malattia, continuando la sua vita di sempre.La storia di Marco è narrata in un volume illustrato che dà il titolo alla Campagna, rivolto non solo a chi soffre di diabete ma a tutti i ragazzi e alle famiglie. Attraverso un linguaggio semplice, il volume si propone di portare l’attenzione sul diabete, perché conoscere la patologia e parlarne è il miglior modo per affrontarla.I contenuti del volume sono stati supervisionati da un comitato scientifico, al quale ha partecipato, tra gli altri, lo stesso Massimo Massi Benedetti, e da un tavolo tecnico indicato dalla SIEDP (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) costituito da Adriana Franzese, Luigi Gargantini, Alfonso La Loggia, Patrizia Patera, Stefano Tumini, Maria Antonietta Zedda.“Abbiamo sostenuto quest’iniziativa dedicata ai ragazzi perché riteniamo sia un valido progetto educativo che rientra tra le numerose attività che la Campagna Buon Compenso del Diabete ha promosso negli anni per favorire l’integrazione e la coesione sociale, senza barriere e pregiudizi dei giovani con diabete” – spiega Luigi Gargantini, rappresentante del tavolo tecnico SIEDP.Il materiale distribuito alle scuole che hanno aderito alla Campagna prevede anche una “Guida per gli insegnanti” che riporta la prefazione di Paola Pisanti, Presidente della Commissione Diabete del Ministero della Salute. La guida vuole essere uno strumento per fornire tutte le informazioni necessarie ai docenti per facilitare l’inserimento del bambino con diabete in ambito scolastico e tra i coetanei, oltre che affrontare le problematiche sanitarie e psico-sociali che la patologia comporta.A completamento del progetto, è previsto un concorso a premi in cui gli studenti coinvolti dalla Campagna Noi e il nostro futuro. Diabete: cos’è, cosa fare” sono invitati a produrre un “articolo” sul tema, esprimendo i loro pensieri e commenti su quanto hanno appreso con questa iniziativa. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Milan, già partner della Campagna BCD con l’iniziativa Milan Junior Camp rivolta ai bambini con diabete, i migliori contributi, raccolti e valutati da una giuria costituita appositamente, saranno premiati da alcuni Campioni dello sport.“La campagna informativa presso le istituzioni scolastiche rappresenta un importante strumento per coinvolgere, in una solidale sinergia, insegnanti, alunni, famiglie ed esperti del settore, per far in modo che ciascuno, nel proprio ambito di competenze, possa convintamente ed efficacemente offrire il proprio contributo per consentire al bambino con diabete di gestire la propria vita quotidiana con le minori limitazioni possibili e con la certezza di sapersi sostenuto e integrato appieno nella comunità scolastica”- dichiara Valentina Aprea, Assessore all’Istruzione, formazione e cultura della Regione Lombardia.“Sanofi in Italia sostiene la Campagna BCD fin dall’inizio, nella certezza che il buon compenso del diabete possa essere raggiunto esclusivamente grazie all’alleanza di quanti si impegnano nella prevenzione e nell’assistenza delle persone diabete affette da questa patologia – afferma Mario Merlo, Direttore Divisione Diabete di Sanofi Italia. “In particolare, riteniamo il supporto al progetto nelle scuole fondamentale, in quanto azienda “responsabile” che vuole contribuire a garantire un futuro alle nuove generazioni e un mondo più sano ed economicamente solido”.La Campagna Buon Compenso del Diabete, promossa da IDF con Diabete Italia, AMD, SID, SIEDP, le associazioni di volontariato AID, FAND e ANIAD, è patrocinata dal Ministero della Salute e resa possibile grazie al contributo incondizionato di Sanofi.