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Il congresso diventa social: si apre a Minorca il “World Medicine Park”

Il World Medicine Park, non sarà  un semplice congresso, ma un parco delle scienze mediche che chiama a raccolta clinici provenienti da diversi Paesi europei

Medicina_InternaLa perla delle Isole Baleari diventa un “campus” globale della medicina e, a partire da oggi fino all’11 maggio, ospiterà oltre 1.200 specialisti di discipline eterogenee per discutere i molteplici aspetti della salute, all’insegna di un approccio sempre più “olistico” al paziente. Molti gli italiani presenti. Tema conduttore di questa prima edizione: la gestione della malattia dolore. Grazie a un’innovativa applicazione (App), le sessioni di lavoro diventano interattive, permettendo un’effettiva condivisione di idee ed esperienze cliniche, un autentico dialogo fra le diverse scienze mediche. Un format innovativo, che punta inoltre a favorire il confronto tra ricerca, industria e medicina. Nell’ottica della multidisciplinarietà, oltre a quello sul dolore è previsto anche un forum parallelo dedicato agli argomenti più dibattuti della pediatria.

 Il World Medicine Park, non sarà dunque un semplice congresso, ma un parco delle scienze mediche che chiama a raccolta clinici con varie specializzazioni e provenienti da diversi Paesi europei. Obiettivo dell’evento è creare un punto d’incontro  rivolto a tutta la comunità healthcare internazionale. Promosso dalla World Health Association (WHA) – società scientifica di recente costituzione, che riunisce i più importanti esponenti della ricerca e della pratica clinica a livello mondiale, per identificare percorsi comuni fra le diverse discipline mediche – il parco è un luogo fisico, composto da più location disseminate sull’isola e unite in un network, che facilita la circolazione e la contaminazione delle conoscenze. Qui i partecipanti contribuiscono a una discussione che contempla tutti gli aspetti del benessere del paziente. Per la prima volta, non si tratta del classico convegno focalizzato su un’unica specializzazione, ma di un’agorà della salute interattiva, concepita nell’ottica di una medicina sistemica multidimensionale.

Fil rouge di questa prima edizione, il dolore inteso non come semplice sintomo ma quale vera e propria malattia complessa che, secondo recenti stime, affligge il 20% degli europei e il 26% degli italiani, con un impatto sui Sistemi Sanitari del Vecchio Continente pari a 300 miliardi di euro l’anno“Il World Medicine Park nasce come evoluzione del Multidisciplinary Mediterranean Pain Forum organizzato negli ultimi 8 anni qui a Minorca”, dichiara Jordi Moya Riera, Presidente del congresso e della World Health Association. “Siamo passati da un evento che radunava i più importanti esperti mondiali di analgesia a un format in cui a confrontarsi sono specialisti più eterogenei. Vogliamo sviluppare nuovi paradigmi per la corretta gestione della salute intesa nel senso più multidisciplinare possibile. Il dolore è un ottimo punto di partenza, perché rappresenta il caso per eccellenza in cui un approccio sistemico al malato fa la differenza. E Minorca è la cornice ideale per questa prima edizione del parco, perché oltre a essere stata insignita nel 2013 del titolo di ‘Isla sine dolore’, ha da sempre una specifica sensibilità verso le tematiche dell’healthiness”.

In virtù di questa specifica attenzione, la cerimonia inaugurale del World Medicine Park (WMP), svoltasi ieri sera presso il Palazzo del Consiglio Insulare di Minorca, ha visto la viva partecipazione delle principali Istituzioni minorchine e delle Isole Baleari.

Durante le molteplici sessioni di lavoro, verranno affrontati diversi topic: dagli ultimi aggiornamenti sul fronte delle opzioni farmacologiche, alle possibilità d’intervento con le più recenti metodiche chirurgiche mini-invasive. Inoltre, tra gli argomenti più attesi e attualmente molto dibattuti dalla comunità medica internazionale, la predisposizione genetica al dolore, la medicina personalizzata con i suoi risvolti etico-legali e l’utilità dell’ecografia nella terapia antalgica.

“Tratto comune a tutte le discussioni ed elemento distintivo del World Medicine Park rispetto agli altri convegni medici, è il ruolo preponderante giocato dalle tecnologie digitali e dalle applicazioni per dispositivi mobili”, sottolinea Guido Fanelli, Professore Ordinario di Anestesiologia e Rianimazione presso l’Università di Parma, tra i fautori del WMP e della WHA insieme ad altri medici italiani provenienti da varie specialità. “Grazie all’impiego diffuso delle moderne tecnologie e all’elevata interazione tra i presenti, possiamo per la prima volta parlare di un congresso davvero ‘social’. I partecipanti potranno, infatti, formulare domande in tempo reale ai relatori e avere risposte, ma il flusso di comunicazione sarà anche in senso inverso: per coinvolgere maggiormente l’uditorio nell’esame dei casi clinici, i relatori interpeller anno la platea e a ogni step dell’analisi reindirizzeranno la discussione in base al feedback ricevuto. Non più quindi relazioni frontali già predefinite, ma un dibattito che si costruisce dal vivo. La piattaforma digitale messa a punto faciliterà così lo scambio di informazioni durante il soggiorno nel parco scientifico e l’interazione durante lo svolgimento dei lavori”.

Oltre al forum internazionale sul dolore, il World Medicine Park ospiterà anche un congresso incentrato sulle tematiche più dibattute nell’ambito della pediatria e una serie di eventi in collaborazione con alcune delle principali aziende attive sul fronte delle terapie analgesiche. Altro importante obiettivo del WMP è, infatti, quello di favorire il dialogo tra ricerca, industria e pratica clinica, che ancora oggi non risultano sufficientemente integrate. Questa integrazione è una delle esigenze più sentite in tutti i campi della scienza medica.