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Tumori della tiroide, nuove prospettive terapeutiche

Workshop alla Fondazione di Ricerca e Cura  “Giovanni Paolo II” di Campobasso

tiroide--180x140Giovedì  12 Giugno, dalle ore 10, nell’Aula “Crucitti” della Fondazione di Ricerca e Cura  “Giovanni Paolo II” di Campobasso, si terrà un workshop sul tema: “I tumori della tiroideGestione clinico-chirurgica e nuove prospettive terapeutiche”. I lavori inizieranno con i Saluti del Direttore Generale, Dr. Gianfranco Rastelli, del Direttore Scientifico, Prof. Giovanni Scambia, e del Direttore del Dipartimento di Oncologia, Prof. Camillo Cavicchioni. Al congresso, coordinato dal Dr. Pietro Princi, parteciperanno quali relatori illustri docenti di endocrinologia ed endocrinochirurgia riconosciuti a livello mondiale come esperti dell’argomento ovvero il Prof. Alfredo Pontecorvi, Direttore dell’Endocrinologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico A. Gemelli di Roma, il Prof. Rocco Bellantone, Direttore della Chirurgia Endocrina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico A. Gemelli di Roma, il Prof Furio Pacini Direttore della Struttura Complessa di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena e la Prof.ssa Rossella Elisei, Responsabile delle attività cliniche di“Oncologia Endocrina” del Dipartimento di Endocrinologia dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa. Tali relatori, considerati fra i maggiori esperti a livello nazionale ed internazionale, illustreranno le più moderne strategie di diagnosi e cura di questa patologia.

Il carcinoma differenziato della tiroide rappresenta la neoplasia più frequente tra quelle che colpiscono le ghiandole endocrine. Interessa in maggioranza pazienti di sesso femminile ed è caratterizzata da un’incidenza in significativo aumento. La diffusione dell’ecografia del collo, pur avendo consentito la diagnosi di lesioni nodulari della tiroide in un maggior numero di casi, non ha permesso in egual misura un miglioramento della diagnosi precoce di malattia neoplastica proprio per la frequenza delle patologie nodulari benigne e della difficoltà di diagnosi differenziale. Il ricorso all’agobiopsia tiroidea (agoaspirato), d’altra parte non sempre consente di chiarire il dubbio diagnostico. Pertanto di estrema attualità rimangono i criteri radiologici e clinici di sospetto e le indicazioni all’agobiopsia con ago sottile (quale nodulo pungere, quando, dopo quanto tempo ripetere l’esame). In tale ambito  nuove metodiche come il “thin-prep” o l’utilizzo delle metodiche di biologia molecolare sono state proposte anche se va chiarita la loro effettiva utilità.

In sintesi molte sono le problematiche relative alla diagnosi che meritano un’attenta riflessione. In ambito terapeutico la chirurgia endocrina ha risentito dell’influenza di nuove tecnologie mini-invasive che devono comunque essere impiegate con attenta ponderazione dei criteri di selezione. Infine va riconsiderato l’impiego di una terapia adiuvante come il radioiodio anche allo scopo di ridurre al minimo gli effetti collaterali e di effettuarla solo in caso di effettiva necessità. Nell’ambito del congresso vi sarà inoltre una video-session con ampio spazio alle tecnichemini-invasive e robotiche utilizzate in chirurgia endocrina. In contemporanea con lo svolgimento dell’evento sarà allestita la mostra “Franz Borghese” (si allega nota esplicativa)