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I farmaci anti-cancro pericolosi per l’ambiente

Ridurre i rischi legati alla presenza di farmaci anti-cancro nell’ambiente. Questo l’obiettivo di uno studio che sarà oggetto di una tre giorni di Workshop dal 16 al 18 ottobre, dalle ore 16 presso la Camera di Commercio di Napoli, in piazza Giovanni Bovio, organizzato da Marina Isidori, docente del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche della Sun. Il Workshop, “The effects of residues of cytostatics and other pharmaceuticals on non-target organisms”, si inserisce nell’ambito di un progetto finanziato dalla Comunità Europea i cui risultati forniranno la conoscenza scientifica necessaria a ridurre i rischi legati alla presenza di farmaci citostatici in ambiente. Le enormi quantità di sostanze farmacologicamente attive consumate ogni anno, hanno reso i farmaci anti-cancro contaminanti emergenti i cui potenziali effetti avversi per l’ambiente e per la salute umana non sono ancora completamente accertati. In particolare, i citostatici, utilizzati nella terapia medica dei tumori con il compito di arrestare o ostacolare la moltiplicazione delle cellule tumorali, sono tra i farmaci più pericolosi per l’ambiente in quanto la loro presenza può condurre ad effetti sistemici che possono determinare l’estinzione di organismi suscettibili e, nell’uomo aumentare l’incidenza di cancro e di alterazione della riproduzione.

Il progetto CytoThreat partito a gennaio 2011, della durata di quattro anni, vede la partecipazione di varie università e centri di ricerca europei (Slovenia, Austria, Spagna, Ungheria, Croazia, Serbia). Unico partner italiano è la Seconda Università degli Studi di Napoli, con il gruppo di ricerca guidato da Marina Isidori che su invito dello staff scientifico del progetto ha organizzato il primo dei due worshop previsti nei quattro anni di durata del progetto e che vede riuniti molti ricercatori e studiosi del settore.

Con lo stesso obiettivo è stato firmato un protocollo di intesa tra il Dipartimento e la Camera di Commercio di Napoli atto ad implementare iniziative mirate alla divulgazione, informazione e promozione mirate alla salvaguardia della salute e dell’ambiente.

Il 16 ottobre è prevista l’inaugurazione con i saluti delle autorità e del coordinatore del progetto, Metka Filipič del National Institute of Biology – NIB di Ljubljana, Slovenia nonché due relazioni introduttive tenute da illustri relatori: Renato Baudo – CNR Istituto per lo studio degli ecosistemi di Verbania Pallanza e Teresa Lettieri – European Commission, Joint Research Centre Institute for Environment and Sustainability, Ispra, Varese. Seguirà un intermezzo musicale dell’ensemble Collegium Philarmonicum che, presso il Complesso Monumentale San Severo al Pendino in via Duomo, eseguirà brani celebri del repertorio classico napoletano. È stato possibile avere a disposizione tale Complesso grazie all’interessamento dell’Assessore allo Sport e alle Pari Opportunità, Giuseppina Tommasielli.

Nella giornata successiva si terranno le relazioni tenute da ricercatori esperti nel settore chimico-tossicologico delle varie unità di ricerca appartenenti al progetto CytoThreat, oltre che a un altro progetto denominato Pharmas sempre finanziato dalla Comunità Europea e coordinato da John Sumpter della Brunel University di Londra. Anche in questa giornata sono previste due letture magistrali tenute da Ettore Zuccato del Mario Negri Institute for pharmacological research, Milano e da John Sumpter della Brunel University, Inghilterra. I lavori proseguiranno nella mattinata del 18 ottobre con altre relazioni e l’ultima lettura magistrale prevista, tenuta da Tamara Grummt della Federal Environment Agency tedesca. Inoltre, sempre nella mattinata, verrà data la possibilità a giovani ricercatori di presentare risultati della loro attività in una mini-sessione loro dedicata cui farà seguito una breve discussione.