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I difetti estetici più temuti dalle donne riguardano caviglie e ginocchia

Lo rivela uno studio realizzato su un campione di 1000 italiane tra i 25 e i 50 anni

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Le maggior parte delle donne italiane è più preoccupata per i difetti estetici a caviglie e ginocchie che al seno e al cosiddetto “lato b”.

E’ ciò che viene fuori da una ricerca effettuata dall’Associazione Donne e Qualità della Vita, guidata dalla dottoressa Serenella Salomoni. Lo studio, realizzato su un campione di 1000 donne, tra i 25 e i 50 anni, ha messo in evidenza che addirittura una italiana su due è preoccupata al punto da modificare le proprie abitudini in spiaggia.

Il 20% eviterebbe di spalmarsi la crema sotto il proprio ombrellone. Sempre per lo stesso motivo, l’11% preferirebbe evitare di correre e praticare sport in spiaggia. Il 20% delle intervistate ammette comunque di essere preoccupata nche per l’aspetto del proprio seno, soprattutto dopo il periodo di allattamento, o del giro vita (14%).

Per Renato Calabria, chirurgo plastico che opera a Beverly Hills, Milano e Roma e docente al Department of Plastic Surgery at the University of Southern California, “il ginocchio è un’area abbastanza difficile da trattare, in ogni caso, il tipo di trattamento dipende dal tipo di problema che affrontiamo: se si trattano ginocchia non ben definite dovute ad accumuli di grasso, si può, tramite una liposcultura con microtransfer, ottenere molta più definizione e dare un look più atletico. Lo stesso trattamento può essere fatto per polpacci e caviglie, ottenendo risultati soddisfacenti. Un Discorso opposto – ha aggiunto Renato Calabria – va invece fatto quando con l’età il ginocchio si svuota e c’è una pelle in eccesso. In tal caso di può intervenire con un minilifting attraverso una piccola incisione sopra il ginocchio in modo da asportare l’eccesso di pelle, come si fa per il gomito. Il problema, in tal caso, è rendere la cicatrice il più invisibile possibile.

La tecnica da adottare, ovviamente, dipende dal paziente e dal tipo di rilassamento. Se ha un rilassamento molto marcato, alcune soluzioni chirurgiche sono più fattibili – continua il Dott. Calabria – rispetto a una persona che ha un minimo rilassamento cutaneo, per la quale le alternative sono quelle meno invasive come il thermage, una radiofrequenza che consente risultati accettabili, però non drastici, essendo un trattamento non invasivo. È comunque necessario più di un trattamento e i risultati si vedono nel tempo, dopo circa 3/4 mesi, perché dovuti al riscaldamento delle fibre di collagene sotto la pelle con onde che appunto rassodano il tessuto cutaneo. Il target che richiede un intervento alle ginocchia è costituito per lo più da persone over 40, soprattutto donne ma anche uomini, per i quali generalmente la situazione è migliore, grazie a un minor rilassamento cutaneo in quella zona”.