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I chirurghi robotici urologi under 40 riuniti per due giorni ad Arezzo

Una nuova generazione di chirurghi. Giovani preparati, capaci di muoversi con capacità e appropriatezza anche con e nelle nuove tecnologie, quelle in grado di supportare interventi particolarmente complessi. Sono under 40 con le idee chiare e tutte le cognizioni e opportunità per rappresentare una chirurgia di nuova generazione, che proprio ad Arezzo con la robotica sta trovando un terreno fertile per una crescita importante che coinvolge tutta l’area chirurgica.  Venerdi e sabato (14 e 15 settembre) si terrà presso l’ospedale San Donato di Arezzo, il primo convegno nazionale dei Giovani Urologi Robotici, rivolto a medici ed infermieri, con la presenza di numerosi ospiti di fama internazionale. L’unità operativa di urologia della Asl 8 rappresenta una delle realtà  nazionali ed europee che ha raggiunto nel giro di due anni i vertici della casistica robotica. L’urologia rappresenta attualmente la branca di elezione per tale tecnologia: oggi l’utilizzo del “Da Vinci” anche in questa disciplina appare normale e scontato, ma  era ritenuta fantascientifica solo  fino a qualche anno fa. Fra i partecipanti la dottoressa Franca Melfi, responsabile regionale della chirurgia robotica. L’evento è organizzato dalla direzione aziendale e presieduto dai due autorevoli chirurghi robotici entrambi under 40: Filippo Annino e Niccolò Buffi. E’ il primo che viene gestito per scelta direttamente da chirurghi under 40, con la supervisione di tutor internazionali e del direttore dell’unità operativa  Michele  De Angelis.Nel corso di questa due giorni saranno eseguiti interventi con il robot, trasmessi in diretta con il circuito televisivo interno del San Donato, direttamente nell’auditorium Pieraccini. Il congresso si articolerà su due giornate.La prima consentirà ai giovani urologi, ma anche ad infermieri e chirurghi che vogliono acquisire dimestichezza con il Robot, di fare pratica con il Simulatore da Vinci e con il dry lab. Nella seconda, si alterneranno lezioni frontali, tenute da relatori di livello internazionale e operazioni in diretta, effettuate da giovani urologi affiancati da Tutor esperti, grazie all’utilizzo della doppia consolle.In definitiva, lo scopo di questo corso è quello di dare l’opportunità ai giovani urologi di mettersi a confronto in un contesto internazionale, esporre le proprie esperienze e discutere con l’aiuto di chirurghi di vasta esperienza i metodi di insegnamento.