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HTA: a Bari il programma di formazione che spiega ai decisori come trattare in modo efficace ed efficiente il dolore episodico intenso

Gestire il sistema sanitario come un’azienda, il cui profitto è rappresentato dalla buona salute del paziente. È l’obiettivo dell’HTA (Health Tecnology Assesment), sistema gestionale che viene illustrato oggi a Bari grazie all’iniziativa di formazione itinerante rivolta ai decisori pubblici, responsabili ai vari livelli dell’organizzazione sanitaria. Il corso HTA avrà luogo a Villa Romanazzi Carducci (via G. Capruzzi, 326), è promosso con il contributo incondizionato di Grünenthal Italia e tratterà, in particolare, una patologia che, se mal gestita, ha un impatto non trascurabile sui costi del sistema sanitario: si tratta del dolore episodico intenso, scientificamente indicato come BTcP (Breakthrough Cancer Pain). La questione è di particolare attualità nell’odierna fase congiunturale, segnata dal ‘mantra’ della spending review, in cui si cerca di far ricorso ad ogni possibile accorgimento per contenere e riordinare i conti della sanità pubblica, senza incidere sulla qualità delle prestazioni.

L’Health Technology Assessment è un approccio multidisciplinare ad un nuovo trattamento – spiega il professor Matteo Ruggeri, docente di Economia Sanitaria e Farmacoeconomia presso l’Università Cattolica del sacro Cuore – finalizzato a sistematizzare tutte le informazioni disponibili su una nuova terapia. L’obiettivo del lavoro di raccolta di tutti questi dati è la fruizione più agevole, da parte dei decisori, di una grande mole di informazioni. In questo modo saremo in grado di supportare i diversi decisori sia nell’analisi della validità del trattamento in esame, sia nella fase di varo e attuazione delle politiche che vorranno intraprendere. L’HTA è molto importante, quindi, perché consente di inserire il trattamento che si sta valutando all’interno di una griglia di costo-efficacia. Si potrebbe definire un’analisi delle conseguenze marginali: l’HTA, cioè, ci aiuta a valutare le conseguenze aggiuntive in termini di salute, ma anche di costi, del farmaco in esame rispetto alle altre alternative terapeutiche. È  un vaglio che include nella valutazione vari aspetti, come quello dei costi, dell’organizzazione, ma anche della sicurezza, dell’efficacia e dei risvolti etici di una nuova terapia”.

Alle peculiarità dell’HTA per il trattamento del dolore episodico intenso, argomento specifico dell’evento odierno, si riferisce il professor Amerigo Cicchetti, dell’Unità di Valutazione delle Tecnologie del Policlinico Gemelli: “Per quanto concerne l’HTA nella gestione del Breakthrough cancer Pain, ovvero il dolore severo che compare nei pazienti oncologici, benché già in cura per il tamponamento del dolore di base, mi pare che abbia particolare rilievo il profilo valutativo che afferisce alla sfera etica. Le implicazioni equitative dell’introduzione di una terapia contro il dolore episodico intenso, infatti, coinvolgono aspetti di giustizia sociale che non possono rimanere sullo sfondo delle valutazioni politico-economiche: per un paziente oncologico che soffra di dolore episodico severo, veder correttamente trattato questo sintomo significa avere accesso ad una qualità di vita di livello superiore, e ciò è tanto più apprezzabile quando si tratti, come purtroppo accade spesso, di un’esistenza cronologicamente limitata proprio dalla patologia che al dolore dà luogo. Emerge così che le valutazioni etiche, nel caso dell’HTA nel dolore episodico intenso, sono forse il profilo valutativo più importante tra quelli presi in considerazione”.

L’Health Technolgy Assesment nel dolore episodico intenso è un’iniziativa nata con l’obiettivo di condividere le conoscenze, creare confronto, collaborazioni e sinergie tra professionisti, organizzazioni, aziende e istituzioni per valorizzare e consolidare la valutazione delle tecnologie per la cura di questo tipo di dolore oncologico, molto diffuso e particolarmente inabilitante. Il Breakthrough cancer Pain (BTcP) o dolore episodico intenso comporta infatti accessi di dolore severo – cioè dell’intensità più alta tra quelle contemplate nell’apposita scala di misurazione della sofferenza –  e colpisce circa il 60% dei pazienti oncologici, benché già in terapia per il contenimento del dolore di base. L’iniziativa consiste in una serie di workshop che si stanno svolgendo in 8 città d’Italia.

L’HTA, strumento multidisciplinare di valutazione, è di grande attualità in tempi in cui è indispensabile ottimizzare la spesa sanitaria. La sua applicazione è necessaria per fornire ai decisori prove scientifiche, al fine di intraprendere le scelte migliori in termini di efficacia, efficienza ed equità nel contesto sanitario. Nello specifico caso del dolore episodico intenso, a due anni dall’entrata in vigore della Legge 38 che disciplina terapia del dolore e cure palliative, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ha elaborato un modello farmacoeconomico per la gestione del BTcP, con la collaborazione di un panel di esperti della Società Italiana di HTA (SIHTA), della Società Italiana Cure Palliative (SICP), della Società Italiana Farmacisti Ospedalieri (SIFO) e della Società Italiana Medicina Generale (SIMG). Nel tour formativo, che si svolge sotto l’egida del Ministero della Salute, prendendo le mosse dagli aspetti clinico-epidemiologici, farmacologici ed etici del dolore episodico intenso, un pool di esperti affronterà il tema dell’HTA, per stimolare un dialogo mirato al raggiungimento di un modello di gestione integrata delle cure palliative.

Dopo la partenza da Roma e le giornate di Milano, Padova, Ancona, Messina e Firenze, che si sono già svolte, seguirà alla tappa odierna a Bari l’appuntamento conclusivo di Novara, in programma nel mese di dicembre.