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Grazie alle Acli importanti risultati su diagnosi e terapia del rene policistico

Il direttore generale Andrea Luzi: “L’Associazione svolge da sempre un determinante ruolo educativo e di prevenzione”. Il rene policistico (ADPKD) è una malattia ereditaria monogenica tra le più comuni ed è la principale causa genetica di insufficienza renale in età adulta. In Italia i pazienti ADPKD in trattamento dialitico costituiscono l’8,2 per cento della popolazione, in provincia di Vicenza il 13,4 per cento, per effetto della conformazione geografica delle valli e della loro natura di isolati genetici nel passato. Questi numeri hanno portato Acli e Dipartimento di Nefrologia di Vicenza a mettere a punto un progetto volto a sostenere una borsa di studio triennale per il potenziamento del personale di laboratorio, attraverso una biologa da dedicare a specifiche attività di ricerca molecolare. “Il risvolto principale di questo progetto – spiega il prof. Claudio Ronco, direttore del Dipartimento di Nefrologia di Vicenza – è stata la creazione di un ambulatorio, che dal 2007 si dedica alla gestione completa della malattia, allo screening edalla consulenza genetica in collaborazione con la Genetica Clinica dell’Università di Padovaper tutto il Veneto”. I risultati dell’iniziativa, che il presidente regionale delle Acli del Veneto, Andrea Luzi, ha definito “Acli per la Nefrologia: le eccellenze si incontrano”, a significare la grande attenzione delle Acli beriche rispetto ai temi della prevenzione e della formazione della persona, sono entusiasmanti. Nel 2012 sono state effettuate 207 visite ambulatoriali per ADPKD, di cui 17 prime visite e 190 controlli. Il servizio attivato ha permesso di fornire assistenza alla popolazione dell’Ulss 6 ed all’intera provincia, permettendo di mettere in atto tutte le misure idonee a rallentare la patologia ed a ritardare la terapia dialitica sostitutiva, esito finale inevitabile di questa malattia genetica. “La Sanità vicentina è una delle nostre eccellenze – sottolineano il direttore generale Acli di Vicenza, Andrea Luzi ed il presidente provinciale Acli, Serafino Angelo Zilio – e la nostra Organizzazione non poteva non esprimere un forte slancio di solidarietà. E l’abbiamo fatto, a partire dal 2012, con un impegno complessivo triennale di 30mila euro, destinando 1 euro per ogni Family Pass sottoscritto. Abbiamo abbinato, quindi, il nostro impegno nel garantire un maggior potere d’acquisto ai cittadini ad un’iniziativa dal valore sociale altissimo e condotta dal prof. Claudio Ronco, tra i massimi esperti mondiali nel settore”. La collaborazione si concretizza attraverso l’Associazione Amici del Rene Onlus, che da sempre sostiene l’attività del Dipartimento di Nefrologia di Vicenza con importanti finanziamenti. Inoltre, è recentissima la convenzione siglata tra Acli ed Associazione Amici del Rene per il riconoscimento di importanti vantaggi nell’accesso ai servizi Acli, attraverso lo sportello attivo all’ospedale civile San Bortolo di Vicenza e gli oltre 75 tra sedi e recapiti in provincia di Vicenza. Con soddisfazione il presidente dell’Associazione Amici del Rene, Franco Zuffellato, conclude: “siamo sempre stati al fianco del prof. Ronco e della sua equipe medica, quindi, siamo lieti che una realtà d’eccellenza come le Acli dimostri questa attenzione rispetto alla ricerca ed al valore espresso dal mondo del volontariato, investendo parte dei propri profitti in un progetto di solidarietà. Invitiamo i vicentini a visitare il Dipartimento, per osservare le numerose attività sostenute dalla nostra Onlus”.