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Gestione dell’emergenza, corso alla Fondazione Giovanni Paolo II

Le manovre apprese possono essere messe in atto da chiunque

imageDiffondere la cultura sulla gestione dell’ emergenza e in particolare le conoscenze teoriche e le abilità pratiche per l’esecuzione di manovre rianimatorie di base anche con l’ ausilio del defibrillatore è l’obiettivo del corso BLSD “Rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce” che si è tenuto l’ 11 febbraio 2014 nei Laboratori di Ricerca della Terapia Intensiva della Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso .

I docenti hanno fornito ai partecipanti tutte le informazioni, teoriche e pratiche, per riconoscere un arresto cardiaco, mettere in atto le manovre ed i protocolli di base per la rianimazione cardiopolmonare, apprendere le procedure relative all’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) ed in definitiva maturare capacità di autocontrollo in risposta a situazioni critiche.

E’ stata un’iniziativa importante rivolta a chi desidera acquisire competenze che in situazioni di emergenza possono risultare fondamentali per soccorrere in modo efficace la persona in difficoltà. Un trattamento corretto e tempestivo è in grado di ripristinare le funzioni vitali, riducendo al minimo il danno cerebrale”, ha spiegato la professoressa Barilaro, direttore Scientifico del Corso.

L’ importanza del corso BLSD è estremamente rilevante. Le manovre apprese durante il corso possono essere messe in atto da chiunque (il cosiddetto soccorritore laico) anche al di fuori dell’ambiente ospedaliero e servono ad acquisire quella dimestichezza di base con procedure che possono essere definite a tutti gli effetti salva-vita.