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Ferite, abrasioni, scottature e non solo.. inconvenienti da curare subito per evitare infezioni e favorire la guarigione

come trattare un'abrasione

Ferite, abrasioni e scottature, Ogni giorno chiunque può svolgere azioni in ambito professionale o domestico ed incorrere in tanti inconvenienti che provocano piccole ferite, leggeri tagli, abrasioni, scottature. Gli adolescenti o tutti coloro che sono sottoposti a stress possono, invece, andare incontro ad infezioni da follicoli o a foruncolosi. Questi fastidi e dolori, se trascurati, possono dare origine ad infezioni e a cicatrici antiestetiche.Per curarle bene e in modo tempestivo, è bene conoscere ogni tipo di infezione cutanea:

  • Follicoliti: infezione dei follicoli che può verificarsi a seguito di trattamenti di depilazione (usando rasoio, creme depilatorie, cerette) oppure essere causata da batteri presenti nell’organismo.
  • Foruncolosi: infezione da cui nessuno può essere immune perché può derivare dallo stress, nostro inseparabile compagno di vita. Altre cause scatenanti possono essere un’alimentazione non adeguata, una debilitazione del sistema immunitario, una mancata inosservanza di norme igieniche o l’età adolescenziale.
  • Piccole ferite: abrasioni traumatiche, ‘spacchi’ spontanei della pelle che, se non vengono curati in maniera tempestiva e con attenzione, possono lasciare il derma indifeso dalle aggressioni dei germi, esponendolo al rischio di infezione, con conseguenti antiestestiche cicatrici.
  • Tagli: classico inconveniente di chi trascorre molto tempo a preparare menu raffinati e completi. Affettare carni, sminuzzare le verdure e i mille deliziosi ingredienti indispensabili per una pietanza gustosa, sono operazioni che costano screpolature e tagli alle dita e alle mani. Ma anche l’ufficio non ripara dai problemi: alzi la mano chi non ha sperimentato come un banale foglio di carta possa trasformarsi in una lama talmente affilata come fosse appena passata sulla mola dell’arrotino!
  • Bruciature: vi è particolarmente soggetto chi ama cucinare per passione o per dovere. Ci si può scottare con l’acqua bollente scolando la pasta, con il forno acceso in cui, oltre alle mani, si inseriscono anche gli avambracci, mai abbastanza protetti, con l’olio bollente che ‘salta’ ovunque ma raggiunge soprattutto chi è vicino al recipiente. Per non parlare del ferro da stiro: quando si desidera ottenere una stiratura perfetta e si avvicinano le mani alla piastra, quando compiamo un gesto inconsulto per ‘salvare’ il ferro che sta per cadere dall’asse o quando si è ‘immersi’ nella nuvola del vapore troppo concentrati nell’operazione ‘piega’ perfetta!

Per non parlare dei problemi dei bambini alle prese con graffi e ‘sbucciature’ su ogni parte del corpo, la cui cura più efficace è l’immediatezza dell’intervento e l’utilizzo di un farmaco indolore che, in pochissimo tempo, risolve il problema senza provocare infezioni o lasciare cicatrici.

La soluzione esiste: un farmaco di automedicazione che, grazie ai suoi principi attivi, produce una duplice azione:

  • con i due antibiotici di cui è composto – Neomicina e Bacitracinaevita le infezioni che possono derivare dal contatto con i germi della parte lesa
  • con gli aminoacidi – la cui azione fondamentale è quella di ripristinare la funzione di barriere della cute – favorisce una rapida guarigione.

Curiosità, modalità d’uso, consigli pratici e un test di automedicazione per imparare a curare nel modo più appropriato ogni inconveniente, si potranno leggere e scaricare dal sito www.cicatrene.it.

Cosa fare …

In presenza di una ferita, si agisce sempre nello stesso modo?

No. Sebbene la pulizia, la disinfezione e la fasciatura/protezione siano fasi comuni alla gestione delle ferite, è importante procedere in base al tipo di lesione. Le ustioni differiscono in base alla gravità, e soprattutto sono diverse dai tagli, le escoriazioni o le abrasioni.

L’alcol è il disinfettante per eccellenza?

Per molto tempo è stato utilizzato come disinfettante per eccellenza, in realtà il suo potere antisettico è inferiore a quello di altri prodotti.

Il cotone è il materiale migliore per pulire le ferite?

Il materiale più indicato per rimuovere la sporcizia dalla ferita è la garza. Il cotone può lasciare dei residui.

Qual è la prima azione da compiere in caso di ustioni, tagli o escoriazioni?

Pulire la ferita con acqua rappresenta il primo rimedio utile. In caso di ustione è necessario togliere gli indumenti a contatto con la zona colpita; in questa situazione l’acqua lenisce anche il dolore.

Cosa fare per evitare la formazione di cicatrici?

La formazione di cicatrici è legata alla tipologia della ferita e alla sua gravità. Per lesioni di piccola entità, è importante non permettere il manifestarsi di infezioni, ricorrendo all’utilizzo di antibiotici, e facilitare la rimarginazione con l’utilizzo di prodotti che aiutino la cute come, ad esempio, gli aminoacidi.

Un consiglio soprattutto rivolto ai bambini, è quello di non togliersi le crosticine, lasciando che il processo di guarigione si completi in modo naturale.

Le ferite si devono coprire o lasciare a contatto con l’aria?

Fasciare le ferite è importante, soprattutto inizialmente, per impedire a fattori esterni di venire a contatto con la lesione e dare luogo a infezioni. La fasciatura, però, non deve essere occlusiva ma permettere il passaggio dell’ossigeno, pur mantenendo la sua funzione di barriera. È consigliabile cambiarla con frequenza costante per monitorare l’andamento del processo di guarigione.

Quando ci si ferisce, bisogna andare dal medico?

No. Le ferite di piccola entità, siano ustioni, tagli o abrasioni, possono essere gestite ricorrendo a farmaci di automedicazione. L’importante è seguire le indicazioni del foglietto illustrativo e i consigli del farmacista, operatore sanitario preposto a guidare i clienti verso una scelta responsabile. Nel caso il primo intervento non porti a miglioramenti nei tempi indicati, è consigliabile consultarsi con il proprio medico di fiducia.

Le vesciche dovute all’ustione possono essere bucate per facilitare la fuoriuscita del pus?

In caso di vesciche legate a ustioni, cercare di bucarle è pericoloso. Con un’azione simile, infatti, si scoprono parti del derma particolarmente sensibili e infettabili.

Piccolo dizionario

Abrasioni o escoriazioni

Le abrasioni o escoriazioni sono lesioni degli strati più superficiali della cute, generati da traumi non gravi dovuti al contatto brusco, con striscio, di un corpo contundente o una superficie resistente con la superficie corporea, come ad esempio lo sfregamento della pelle su superfici ruvide. Si presentano con arrossamento, dovuto all’esportazione della parte superficiale della cute, a volte accompagnato da sanguinamento, in caso di un colpo più traumatico con la superficie di contatto.

Aminoacidi

Molecole contenenti al loro interno un gruppo acido e un gruppo aminico; sono i costituenti fondamentali delle proteine, molecole più grandi che rappresentano gli elementi essenziali della materia vivente e che catalizzano le reazioni biologiche fondamentali del nostro corpo.

Antibiotico

Farmaco in grado di eliminare i batteri in modo selettivo che viene utilizzato nel trattamento delle infezioni da essi provocati. I farmaci antibiotici sono di diverso tipo, ognuno ha un preciso meccanismo d’azione, questo perché i batteri non sono tutti uguali e spesso tendono a sviluppare resistenza nei confronti delle terapie, diventando insensibili.

Batteri

Microrganismi unicellulari di dimensioni microscopiche presenti praticamente ovunque: sul suolo, nell’acqua, nell’aria, sul corpo umano e su quello degli animali, sulle piante. Tendono a essere più numerosi dove vi sono sostanze organiche che possono utilizzare come nutrimento, sono infatti responsabili dei processi di fermentazione e putrefazione. Una parte dei batteri è patogena, ovvero è in grado di provocare infezioni nell’uomo.

Bruciature e scottature

Dovute al contatto con sostanze o oggetti molto caldi, queste ferite presentano lesioni più o meno estese. Esiste una classificazione del livello di gravità:

•           primo grado: coinvolge generalmente la parte più esterna della pelle, è il caso, ad esempio, dell’eritema solare;

•           secondo grado: la ferita si evolve, dopo il contatto con la fonte di calore, con la formazione di vescicole;

•           terzo grado: la situazione più grave perché si arriva alla necrosi dei tessuti.

Gli interventi devono essere valutati in base al grado di ustione e dall’estensione della ferita stessa.

Cicatrizzazione

Processo con cui l’organismo ripara le ferite. Può avvenire in due modi: per “prima intenzione”, quando la ferita non è infetta e i suoi lembi combaciano, o per “seconda intenzione”, quando vi è una perdita di sostanza o i bordi della ferita non sono stati accostati. La cicatrizzazione avviene in tre fasi: nella prima si hanno fenomeni di detersione con eliminazione di germi e materiale estraneo, nella seconda si ha la formazione di un tessuto di granulazione ricco di vasi di globuli bianchi e di cellule connettivali che cresce riempiendo la ferita e che, nel caso delle lesioni cutanee, viene ricoperto dalla cute, nella terza, detta maturativa, si ha la formazione della cicatrice definitiva.Cute

Un insieme dinamico di tessuti che ricopre completamente il corpo, lo protegge, lo separa dall’ambiente esterno e lo collega a quello interno. La cute rappresenta l’organo più grande del corpo umano.

Derma

È lo strato intermedio della cute, compreso tra l’ipoderma e l’epidermide. A differenza di quest’ultima, da cui è separato dalla membrana basale, il derma è riccamente vascolarizzato e innervato.

Ferite da punta

Questo tipo di ferita può essere provocata da punteruoli, aghi, chiodi o coltelli; generalmente è poco estesa, ma può essere più o meno profonda. Il rischio ricorrente è l’infezione in profondità causata dall’annidamento di batteri.

Ferite da taglio

Sono le più frequenti, perchè provocate da coltelli, vetro, carta, rasoi. Si presentano con caratteristiche univoche:

•           forma lineare, sottile, con margini molto netti;

•           sanguinamento immediato di entità più o meno importante.

L’ultimo aspetto è da tenere presente per la gestione della ferita.

Ferite lacere o lacero contuse

La lacerazione si presenta con margini irregolari e frastagliati. A volte si può associare anche ad una contusione. Un esempio è rappresentato dal morso dei cani, o quando la pelle si aggancia a spuntoni, ecc.

Follicolite

È un’infiammazione della parte superiore del follicolo pilifero, caratterizzata dalla presenza di una papula, una pustola, un’erosione o una crosta a livello dell’infundibolo pilifero; il coinvolgimento può estendersi in profondità a tutta la lunghezza del follicolo.

Foruncolosi

Questa infezione colpisce prevalentemente gli adolescenti. Negli altri casi, può dipendere da stress, debilitazione del sistema immunitario e alimentazione non adeguata. Si manifestano tramite sviluppo di pustole sulla sommità dei noduli e colpiscono soprattutto collo, volto, braccia e natiche.

Infezione

È una reazione patologica dell’organismo alla penetrazione e alla moltiplicazione di microrganismi (virus, batteri, miceti, protozoi, metazoi).