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Fase 3: Locatelli (Css), ‘virus continua a circolare, occorre prudenza’

Roma, 10 giu. (Adnkronos Salute) – A pochi giorni dalla riapertura fra le regioni “i numeri confortano: c’è una progressiva flessione dei nuovi contagi, così come c’è un evidente calo dei ricoveri ospedalieri, soprattutto nelle terapie intensive. Basti pensare che oggi siamo sopra a 250 persone ricoverate in terapia intensiva, quando il 3 aprile eravamo sopra le 4.000 unità. Ma questo non deve indurci ad allentare i comportamenti improntati alla responsabilità individuale”. Lo ha spiegato a ‘Timeline’ su SkyTg24 il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, sottolineando che “il virus continua a circolare, seppure in maniera meno intensa, e quindi dobbiamo continuare su questa linea di prudenza” fino all’azzerarsi dei contagi.

E questo “ben tenendo conto del fatto che in altre aree del mondo, come l’America Latina e il Brasile, assistiamo a quell’ondata epidemica importante a cui abbiamo dovuto far fronte noi tra febbraio e marzo”. Quanto alla Lombardia, “che è stata quella più investita dal fenomeno, è anche la regione a più alta densità di popolazione”, e bisogna tener conto che la discesa delle epidemie “è più lenta dell’ascesa”. E questo, secondo l’esperto, spiegherebbe l’attuale situazione nella regione.

Ma qual è l’identikit dei contagiati? Adesso “la maggior parte dei contagi si osserva in ambito familiare”, sottolinea Locatelli. “Qualcuno viene identificato anche grazie a test sierologici, e poi viene sottoposto al tampone, così si riscontra una positività in questo ambito”. Quanto ai tempi di incubazione, “la media è tra 5 e 7 giorni”, conclude l’esperto.