Vai al contenuto

Farmaci: Servier, nuovi dati su mix farmaci per Leucemia mieloide acuta

Roma, 13 dic. (Adnkronos Salute) – Nuovi dati in favore di una combinazione di farmaci per la Leucemia mieloide acuta (Lma). Ad annunciare i risultati di fase 3 dello studio denominato ‘Agile’ è Servier, multinazionale farmaceutica che nel settore dell’oncologia investe il 50% del budget totale di R&D. I dati – presentati nell’ambito del 63esimo convegno della Società americana di Ematologia in corso ad Atlanta – mostrano come ivosidenib in combinazione con azacitidina migliora significativamente la sopravvivenza libera da eventi e la sopravvivenza globale rispetto ad azacitidina più placebo in pazienti adulti affetti da Lma con mutazione di IDH1 non trattata in precedenza, non candidabili alla chemioterapia intensiva.

Il trattamento ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo nella sopravvivenza libera da eventi (event-free survival, Efs) e della sopravvivenza complessiva (overall survival, Os) con una Os mediana di 24 mesi nel braccio trattato con ivosidenib + azacitidina rispetto a 7,9 mesi nel braccio trattato con placebo + azacitidina. “La leucemia mieloide acuta è un tipo di tumore in rapida progressione e la prognosi è spesso sfavorevole”, ha affermato Stephane De Botton, Principal investigator e Head of Multidisciplinary Hematology Committee, Institut Gustave Roussy Villejuif, Francia. “Il nostro obiettivo con il trattamento è prolungare la sopravvivenza globale e l’impressionante beneficio clinico dopo il trattamento con ivosidenib in combinazione con azacitidina è incredibilmente promettente per questi pazienti affetti da leucemia mieloide acuta con mutazione di IDH1 non trattata in precedenza”.

“Questi risultati molto importanti dello studio ‘Agile’ rafforzano il crescente corpus di evidenze scientifiche a supporto di ivosidenib, e ci spingono a concentrarci sullo studio delle mutazioni di IDH1 nei tumori del sangue”, ha affermato Susan Pandya, Vice president Clinical development & Head of Cancer metabolism global development Oncology & Immuno-Oncology di Servier Pharmaceuticals. “Fino al 10% dei pazienti affetti da leucemia mieloide acuta presenta mutazioni nell’enzima IDH1 e le attuali opzioni di trattamento sono limitate, specialmente per quelli con diagnosi recente e non idonei alla chemioterapia intensiva”.

Ivosidenib – riferisce una nota Servier – è attualmente approvato negli Stati Uniti come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria con mutazione di IDH1 e per adulti affetti da Lma con mutazione di IDH1 di nuova diagnosi di età ≥75 anni o con comorbilità che precludono l’adozione di chemioterapia intensiva a induzione. Di recente, ivosidenib è stato approvato come prima e unica terapia mirata per i pazienti affetti da colangiocarcinoma con mutazione di IDH1 già trattato in precedenza. Servier sta dialogando con le autorità regolatorie in merito alle richieste di allargare le indicazioni attualmente approvate per ivosidenib.

“Siamo entusiasti della possibilità di offrire una nuova opzione terapeutica ai pazienti affetti da Lma con mutazione di IDH1 non trattata in precedenza. Ciò estende ulteriormente il significativo beneficio clinico per i pazienti affetti da leucemia mieloide acuta con mutazione di IDH1”, ha affermato Patrick Therasse, Vice president, Head of Late stage and life cycle management, e Acting Head Oncology and Immuno-Oncology Therapeutic Area del Gruppo Servier.