Vai al contenuto

Scoperti due nuovi farmaci per il controllo del colesterolo

In Italia muoiono, ogni anno, per malattie cardiovascolari più 224.000 persone. Su oltre un milione di pazienti a più alto rischio, più di 8 su 10 hanno valori di colesterolo superiori a quelli normali. Un problema sanitario che rischia di aggravarsi anche per i mancati controlli di routine, spostati o cancellati a causa della pandemia di Covid-19, ma che potrebbe ridursi grazie all’arrivo di alcuni farmaci innovativi in grado di controllare i livelli di colesterolo alti anche nei pazienti che non riescono a farlo con le statine.

L’arrivo dei farmaci in Italia

Nel corso del congresso della Sic, la Società italiana di cardiologia, sono state annunciate le due nuove molecole che saranno disponibili in Italia già dal 2021 grazie alla loro efficacia registrata in due studi già pubblicati sul New England Journal of Medicine. Uno dei due farmaci, basato su piccoli Rna interferenti, determina la riduzione del 54% del colesterolo cattivo, LDL, grazie a due iniezioni sottocutanee l’anno e non porta alcun effetto collaterale su fegato e reni. L’altro farmaco è l’acido bempedoico, che riduce di circa il 20% l’LDL senza portare dolori muscolari come invece possono fare le statine. Questi farmaci, attraverso l’inibizione dell’Rna che l’attiva, bloccano la produzione di Pcsk9, una proteina implicata nel trasporto e nella distruzione dei recettori per il colesterolo sulla superficie delle cellule epatiche.

Le opinioni del SIC

Ciro Indolfi, presidente Sic, e Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto Sic, spiegano: “La riduzione di livelli di colesterolo nel sangue nei pazienti ad alto rischio è un importante obiettivo di salute pubblica che in futuro potrebbe consentire di ridurre la mortalità per eventi cardiovascolari salvando 10.000 vite. Il colesterolo rappresenta uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, responsabile di 47.000 decessi l’anno con una spesa sanitaria che arriva a 16 miliardi di euro per costi diretti e indiretti. Tenere più basso il livello di colesterolo ‘cattivò fa ridurre i rischi di infarto e ictus e la conseguente mortalità”. Per Perrone Filardi “più di un milione di italiani sono a rischio altissimo di eventi cardiovascolari di questi solo il 20% raggiunge gli obiettivi raccomandati dalle linee guida internazionali che hanno abbassato i valori di riferimento al di sotto 55 mg/dl”.