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Estate e sole ormai archiviati fino alla prossima stagione? SOS Vitamina D: Italiani a rischio deficit

540_293_resize_20130701_f19157bcaff7abefbf09766c2abe0d86_jpgLa nuova rilevazione di Curare la Salute, iniziativa che nasce con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di prendersi attivamente cura di sé, partendo dall’alimentazione e da uno stile di vita virtuoso, lancia un nuovo allarme: italiani non dimenticatevi della VITAMINA D.
Dalla ricerca risulta che gran parte della popolazione non ha un corretto apporto di Vitamina D, che dovrebbe essere garantito, oltre che con l’esposizione al sole, grazie all’assunzione di latte e uova” sottolinea Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano. I dati evidenziano che il 77% degli italiani non assumono correttamente latticini, mentre il 23% non mangia il giusto quantitativo di uova.

Il 50% della popolazione – continua Carruba – consuma meno latte e uova di quanto indicato dalla Dieta Mediterranea e di conseguenza risulta ridotto anche l’apporto di Vitamina D, micronutriente fondamentale per la salute delle nostre ossa e del nostro sistema immunitario“.

La vitamina D favorisce infatti l’assorbimento intestinale di calcio ed è quindi cruciale per la salute delle ossa e la prevenzione e cura dell’osteoporosi. Ma ha anche un ruolo di grande rilievo come immunomodulatore; come tale può risultare importante nell’artrite reumatoide, nel lupus, nella spondiloartrite, fibromialgia, vasculiti.
Inoltre, evidenze sul ruolo della vitamina D riguardano anche la salute del cuore, in particolare della funzione ventricolare sinistra
Kestenbaum B, Katz R, de Boer I et al (2011) Vitamin D, parathyroid hormone, and cardiovascular events among older adults. J Am Coll Cardiol 58:1433–1441 e sulla prevenzione della calcificazione delle arterie Watson KE, Abrolat ML, Malone LL et al (1997) Active serum vitamin D levels are inversely correlated with coronary calcification. Circulation 96:1755–1760.

Questa diffusa carenza è risultata in una popolazione in condizioni di benessere sociale e buone abitudini alimentari. Il problema quindi è attribuibile anche a una ridotta esposizione alla luce solare.

“Oggi buona parte della popolazione, soprattutto nelle stagioni fredde, trascorre la maggior parte del tempo in ambienti chiusi, come uffici, scuole, case – aggiunge Carruba – Risulta perciò fondamentale, soprattutto in vista dei prossimi mesi, prestare maggiore attenzione al rischio di una possibile carenza di Vitamina D”

“Tutti i nutrienti essenziali per la nostra salute possono essere garantiti all’organismo attraverso l’alimentazione, che deve essere il più possibile sana, equilibrata e completa. – conclude Carruba – Nel caso in cui la sola dieta non fosse necessaria l’introduzione di un supplemento multivitaminico e multiminerale per l’organismo può essere consigliato.”