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Dormire troppo e male fa aumentare i radicali liberi

Quando ci fermiamo, l’organismo diventa più vulnerabile agli attacchi di virus e batteri

svegliaCon l’ora solare si può indugiare nel letto un po’ di più. Attenzione però: dormire può essere dannoso, se non è fatto nel modo giusto. “Il nostro corpo è una macchina pensata per rimanere sempre in attività – dice Luigi Innocenti, uno dei titolari di Astro Italia – All’interno delle cellule, in corpuscoli chiamati mitocondri, produce costantemente energia. Quando di notte ci fermiamo, diventa più vulnerabile agli attacchi di virus e batteri, aumentando i problemi accusati durante il giorno”

Il nostro corpo, insomma, non è pensato per prendersi delle pause, ma per restare in continuo movimento: il cervello, tuttavia, ha bisogno periodicamente di un reset, senza il quale possono verificarsi gravi stati di malattia e di cattiva salute. “Capita spesso che i bambini si ammalino nottetempo, o che la febbre si alzi mentre sono a letto – spiega Innocenti – Succede anche da adulti: si va a letto con un leggero dolore muscolare o una piccola infiammazione e ci si sveglia con il muscolo completamente bloccato”

Quando il corpo è obbligato a prendersi una pausa secerne una sostanza chiamata serotonina che, in estrema sintesi, rallenta tutte le funzioni metaboliche, ma riduce anche le difese del nostro corpo verso il mondo esterno. È pertanto proprio durante il sonno che bisogna consentire al corpo di attingere a piene mani a tutte le fonti energetiche rimanenti, considerando che il 50% dell’energia è consumato proprio dal cervello.

Il sangue deve essere libero di circolare così che tutte le sostanze nutrienti e i meccanismi naturali di difesa possano normalmente avere luogo nonostante le ridotte capacità metaboliche  afferma il titolare di Astro Italia – La postura deve essere comoda e confortevole, in quanto diversamente alcune leggerissime infiammazioni e alcuni normali problemi posturali accusati durante il giorno possono aggravarsi durante la notte. Il sistema linfatico deve essere alleggerito e possibilmente stimolato durante il sonno, così da permettere una normale circolazione dei sistemi di dispersione delle sostanze tossiche che accumuliamo durante il giorno. Infine, le cellule devono trovare la giusta temperatura di 37 gradi corporei, così da poter svolgere una semplice, ma importantissima funzione metabolica: ovvero lo smaltimento delle scorie che si accumulano mentre i mitocondri producono energia”.

Queste scorie hanno un nome che a molti suona familiare, ossia radicali liberi. “Durante il giorno i processi metabolici sono regolari e riusciamo a smaltire tanti radicali liberi quanti ne produciamo – prosegue Innocenti – Diversamente, di notte, i nostri processi metabolici sono rallentati e se la situazione non è ideale per quanto riguarda la circolazione o la temperatura o altri stati infiammatori, questi radicali liberi tendono ad accumularsi portando gravi stati di malessere. È questo il motivo per cui negli ultimi anni le aziende più all’avanguardia non parlano più di una sola parte del letto, ma di sistema letto. È diventato infatti fondamentale prendere in considerazione tutti questi aspetti e analizzare l’ambiente in cui la persona deve dormire per creare le condizioni ideali per un sonno davvero rigenerante”