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Donare sangue è tra i gesti di volontariato più diffusi in Italia

Raccolte dall’Avis oltre due milioni di unità e suoi derivati nel 2013

pobrane«La donazione di sangue è uno dei gesti di volontariato più diffusi nel nostro Paese». Questo il commento del Presidente Nazionale di AVIS – Associazione Volontari Italiani del Sangue, Vincenzo Saturni, alla luce dei risultati della ricerca sulle “Attività gratuite a beneficio di altri” presentata ieri da da Istat, CSVnet e Fondazione Volontariato e Partecipazione.

Da questa indagine emerge che sono 6.630.000 i volontari attivi nel nostro Paese (circa 1 italiano su 8) e secondo i più recenti dati dell’Associazione, i donatori AVIS, quasi 1.300.000, nel 2013 hanno contribuito alla raccolta di oltre 2.100.000 unità di sangue e suoi derivati (pari a circa il 79% del fabbisogno nazionale).

Inoltre, il report quantifica in 19 le ore mensili che in media gli italiani dedicano al non profit. Esse equivalgono al monte ore lavorativo di circa 875.000 unità occupate a tempo pieno. «Numerosi studi – commenta Saturni – hanno misurato la valorizzazione economica del volontariato all’interno dell’approccio costi-benefici e del calcolo dell’efficienza degli investimenti. In particolare, è stato dimostrato che ogni euro investito nel non profit corrisponde ad un ritorno economico di circa 12 euro per la collettività. Oltre all’indubbio valore etico, vi è quindi un non trascurabile valore economico del non profit, che rappresenta una valida risposta alla crisi non solo finanziaria, ma anche di valori che stiamo vivendo in questi ultimi anni. Tutti possono dare il proprio contributo e possono rendersi diretti portavoce di quei valori che sono alla base della convivenza solidale basata sulla solidarietà e sul sostegno reciproco».

Il volontario fa il proprio dovere tutto l’anno, ma a volte al donatore di sangue è richiesto un maggiore impegno, specie in estate, perché in questo delicato momento dell’anno si concentra il rischio della maggiore carenza di emazie, specie in alcune regioni italiane. «Il contributo di ogni donatore – conclude Saturni – è fondamentale sempre ed è particolarmente importante proprio in estate, quando le città di spopolano, ma chi ha bisogno non va in vacanza. Essere volontari significa rispondere sempre e ovunque ai bisogni della collettività e, per questo motivo, non possiamo far mancare il nostro contributo: se siamo già donatori programmiamo la donazione prima di partire, se ancora non lo siamo può essere “la nostra prima volta”! I servizi trasfusionali e le unità di raccolta sono APERTI PER FERIE e sono pronti ad accogliervi per compiere un gesto semplice, ma di vitale importanza, che potrà ridare il sorriso a tante persone».

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