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Dolore ortopedico, necessaria una rivoluzione culturale

Gli ortopedici palermitani si sono dati appuntamento questa mattina presso l’NH Hotel del Foro Italico, per dar vita ad una sessione di formazione informale e interattiva sul tema del dolore. La sofferenza fisica dei  pazienti è infatti una malattia vera e propria e deve essere oggetto di terapie specifiche, come prevede la Legge 38 del 2010. L’ortopedia è tra le branche della medicina maggiormente interessate alla cura del dolore, e proprio agli specialisti ortopedici – oltre 50 attesi oggi a Palermo – è rivolto il programma di formazione ‘Gesto’, una campagna itinerante promossa dalla SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) con il sostegno incondizionato di Grünenthal Italia, che lavora per divulgare e consolidare la consapevolezza, affermata dalla Legge 38, che il dolore va trattato come una patologia, e non solo come un sintomo. 

La campagna Gesto mira anzitutto ad informare e sensibilizzare gli specialisti del ramo ortopedico sull’importanza e sulla centralità del loro ruolo nell’affrontare le problematiche di chi soffre. Con questa mission il Progetto, nelle complessive 15 tappe inserite nei rispettivi percorsi Ecm, sta attraversando tutto il Paese, isole incluse, coinvolgendo la maggior parte degli ortopedici presenti sul territorio nazionale.

Responsabile scientifico della giornata di studio palermitana è il professor Michele D’Arienzo, Direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Palermo, che presenta l’evento sottolineandone i profili clinici, ma anche gli aspetti culturali: “Il Progetto Gesto intende far conoscere ai medici ortopedici la possibilità di trattamento del dolore, e soprattutto del dolore cronico, come la ben nota coxartrosi, con farmaci oppioidi. Si tratta di un notevole salto di qualità, sul piano culturale, per i nostri colleghi, che sono ancora abituati a prescrivere, spesso impropriamente, i cosiddetti FANS, gli antinfiammatori non steroidei. La formazione impartita dal Progetto Gesto si pone nel solco della Legge 38 del 2010 sul dolore, che oltre alle cure palliative per i pazienti oncologici, prende specificamente in considerazione la terapia del dolore cronico. La giornata di formazione, infine, sarà articolata in lezioni frontali e workshop pratici”.

Compongono il panel dei relatori, assieme al professor D’Arienzo, il professor Antonino Sanfilippo, Associato di Ortopedia e Traumatologia presso l’Università di Palermo, e la professoressa Patrizia Romualdi, Associato di Farmacologia presso l’Università di Bologna, che approfondirà le questioni farmacologiche legate alla corretta individuazione di una terapia antalgica per il paziente ortopedico.

Il progetto Gesto infatti, nella sua globalità, mira a fornire un quadro esaustivo della terapia farmacologica del dolore cronico e a puntualizzare il ruolo della terapia con oppiacei, fondamentale per il controllo del dolore cronico moderato-grave, richiamando l’attenzione sulle recenti innovazioni terapeutiche. Nella pratica clinica è ad oggi molto radicato una sorta di vizio culturale, che spesso induce a trattare il dolore cronico con un improprio utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Questi presentano una serie di effetti avversi, tra i quali un maggior rischio di sanguinamento e di complicanze gastrointestinali e renali: effetti tanto maggiori nei pazienti anziani e, più in generale, nei soggetti sottoposti a politerapie con frequenti interazioni farmacologiche. L’alternativa al trattamento con i FANS è rappresentata dagli oppiacei, che costituiscono la prima scelta nel trattamento del dolore cronico. Ma poiché il dolore cronico è una condizione complessa, legata a diverse cause e meccanismi, si rende oggi necessario un approccio curativo incentrato sulla causa specifica del dolore, e non sul sintomo in sé: di qui l’opportunità di sensibilizzare su questa problematica gli specialisti dei settori più esposti sul fronte dei trattamenti antalgici, quali appunto gli ortopedici.

Il Progetto Gesto, dopo la tappa di Palermo che si svolge in concomitanza con la giornata di Pisa, concluderà il suo viaggio a Torino.