Continua la tendenza allaumento dei divorzi nel nostro paese, con le inevitabili sofferenze per i minori. Dagli Stati Uniti, lennesima classificazione diagnostica per questa reale sofferenza: la P.A.S. (Sindrome da Alienazione Parentale). Una malattia o una moda? Se ne discute in un convegno organizzato dallASL di Roma. Gli ultimi dati Istat evidenziavano oltre 85.000 separazioni e circa 55.000 divorzi allanno nel nostro paese, tendenza allaumento che pare non aver avuto sosta negli ultimi due anni. La durata media del matrimonio si assesta a 15 anni per le separazioni e a 18 anni per i divorzi, mentreletà media dei coniugi è di circa 45 anni per i mariti e 41 per le mogli in caso di separazione e rispettivamente di 47 e 43 anni in caso di divorzio. Più della metà dei bimbi coinvolti in queste dinamiche hanno meno di 11 anni.
Al di la dei dati statistici, la sofferenza è spesso tutta dei bambini, al punto che dagli Stati Uniti arriva una nuova classificazione diagnostica: la PAS (Parental Alienation Syndrome), ovvero sindrome di alienazione genitoriale, di cui tanto si discute in questo periodo. Lennesimo caso di sindrome inventata?. Parte della comunità scientifica preme per il suo inserimento di questo malessere nel DSM V, altri ritengono che tale scelta non sia altro che una scorciatoia, una via per etichettare come patologici fenomeni complessi, con implicazioni in parte farmacologiche ma soprattutto giuridiche, tali da condizionare significativamente le lunghe cause legali per laffidamento dei bambini.
Questi temi verranno trattati domani, martedì 25 settembre 2012 dalle h 09:00 alle h 13:00,nella Sala Cinquecentesca della Basilica di SantAurea (Borgo di Ostia Antica Roma), in un convegno aperto al pubblico sulla Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS: Parental Alienation Syndrome). La giornata voluta dal Direttore Sanitario della ASL RMD dott.ssa Anna Rosalba Buttiglieri è organizzata dallUnita Complessa di Neuropsichiatria Infantile della ASL RMD diretta dal dott. Enrico Nonnis, e vede la partecipazione della Presidente del Tribunale per i Minori di Roma e di numerosi esperti del settore sia giuridico sia clinico psicologico.
La PAS coinvolge genitori e figli, ed è oggetto di acceso dibattito tra gli esperti riguardo addirittura alla sua esistenza come patologia. Come troppo spesso accade ha dichiarato Enrico Nonnis, Dirigente di Psichiatria dellASL di Roma – la tendenza a rendere patologici fenomeni pure reali di sofferenza degli individui non aiuta alla comprensione dei problemi e tanto meno alla risoluzione delle tensioni familiari, anzi, se mai possibile le accentua, con accuse reciproche tra i genitori che mal conciliano con la crescita serena dei bambini. Il Convegno si pone lobiettivo di aprire una finestra sulle conseguenze delle separazioni, che vedono i minori soggetti fragili per definizione coinvolti in conflittualità che riguardano solo gli adulti.
E davvero sconcertante ha dichiarato Luca Poma giornalista e portavoce di Giù le Mani dai Bambini, il più rappresentativo Comitato di farmacovigilanza pediatrica in Europa(www.giulemanidaibambini.org) – come gli americani non possano mai e poi mai fare a meno di categorizzare un disagio che pure esiste. E assolutamente ovvio che il divorzio dei genitori rappresenti un trauma per il bimbo, sarebbe francamente strano e patologico che non fosse così. Ma invece che ragionare sulle cause del disagio, dagli USA arriva la nuova etichetta: unennesima sindrome, da trattare perché no medicalizzando il disagio oppure strattonando per la giacca gli avvocati delluna o dellaltra parte nel tentativo di affermare chissà quali ragioni.Unennesima volta, il bambino è ridotto dagli adulti a mero oggetto nelle dinamiche di trattazione dei loro problemi, quelli si forse realmente patologici. Nel corso della giornata si confronteranno giuristi, medici, psicologi, avvocati ed Associazioni di genitori con lintento di approfondire una riflessione sulla tematica del Convegno.