Specialisti a confronto per lorganizzazione dei servizi pubblici partendo dai buoni risultati empirici che arrivano dallAmerica. In programma la lectio magistralis del professor John Gunderson della Mc Lean University di Boston e la testimonianza dellattrice Sydne Rome. Dall efficacia dei singoli trattamenti allorganizzazione dei servizi pubblici sulla base dei risultati ottenuti: questo il tema al centro della quinta edizione del convegno Il Disturbo Borderline di Personalità e le Comorbilità in asse I in programma nelle giornate del 18 e 19 ottobre al Palazzo del Turismo di Cesenatico. Diventato ormai un punto di riferimento per i professionisti della Salute Mentale, questanno lappuntamento si focalizza sul trasferimento delle Linee Guida evidence based alla pratica clinica, passaggio di grande interesse per il miglioramento dellofferta terapeutica dei servizi. Sono previsti molti interventi qualificati e tra questi la lettura magistrale in teleconferenza dalla Harvard University di Boston del professor John Gunderson, una delle voci più autorevoli del panorama scientifico internazionale in materia di Disturbi di Personalità. Ospite deccezione nella giornata di giovedì anche Sydne Rome, che porterà la sua testimonianza per raccontare lesperienza diretta della patologia che interessa un familiare della nota attrice statunitense.Elevata impulsività, instabilità emozionale e tendenza ai disturbi affettivi sono le principali caratteristiche del Disturbo Borderline di Personalità sottolinea il dottor Michele Sanza, direttore dellunità operativa Servizio Dipendenze Patologiche dellAusl di Cesena che coinvolge tra l1% e il 2,5% della popolazione adulta. Questa condizione è causa di grandi sofferenze individuali e familiari ma è scarsamente riconosciuto e spesso curato in maniera inadeguata. Per affermare il diritto al trattamento appropriato è necessario migliorare la capacità dei servizi di fare diagnosi e di attivare percorsi specifici.Diversi gli argomenti trattati nei due giorni del convegno: in apertura la declinazione del percorso clinico assistenziale dei Disturbi gravi di personalità nei Dipartimenti di Salute Mentale e le prospettive della ricerca clinica e dellinnovazione organizzativa, temi sui quali si confronteranno Michele Sanza, Domenico Berardi, Professore di Psichiatria dellUniversità di Bologna e Marco Menchetti, ricercatore dellUniversità di Bologna. Nella tavola rotonda sul tema limportanza di chiamarsi Borderline, coordinata da Fabrizio Asioli, professore di Psichiatria Sociale dellUniversità di Bologna, interverranno Lorenza Magliano, Professore di Psichiatria dellUniversità di Napoli, Alice Banfi, scrittrice, Claudio Renzetti sociologo ed Emanuela Mundo psicoterapeuta. Al centro del confronto i rischi della banalizzazione di un termine ormai entrato nelluso comune come sinonimo di semplice sregolatezza. Ad arricchire il pomeriggio una testimonianza diretta di Sydne Rome,attrice, che racconterà unesperienza familiare trattando le difficoltà incontrate nel trovare risposte efficaci ed equipe preparate ad affrontare il problema.
Il giorno successivo verrà fatto il punto sullo stato dellarte dei trattamenti psicoterapeutici, farmacologici e sulle tecniche di neuroimaging. Interverranno su questi temi: Matteo Balestrieri, professore di psichiatria dellUniversità di Udine, Roberta Rossi ricercatrice dellIstituto Fatebenefratelli di Brescia, Giuseppe Corlito Psichiatra della clinica universitaria di Siena e Marco Monari del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna. Il convegno verrà chiuso, dopo lintervento di John Gunderson, da una dibattito sulla traslazione dei modelli americani nel contesto italiano, dibattito che sarà coordinato da Domenico Berardi, e nellambito del quale interverranno Claudio Ravani, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Forlì, Andrea Raballo, psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia e Marco Monari. Il convegno è patrocinato da: Regione Emilia Romagna, Comune di Cesenatico, Azienda USL di Cesena, Facoltà di Psicologia dellUniversità di Bologna, Società Italiana di Psichiatria, Sezione Dipendenze Patologiche della Società Italiana di Psichiatria.