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Distonia: un convegno per affrontare questa patologia

Sarà l’Aula Magna dell’ Ospedale S. Anna a Cona ad ospitare, domani venerdì 7 giugno (inizio lavori ore8.30, fine lavori ore 18.00), il Convegno “Trattamento della distonia: approccio mirato e multidisciplinare”.

Il trattamento della distonia, “sindrome clinica caratterizzata da contrazione involontaria muscolare continua e sostenuta, che causa frequentemente oscillazioni, movimenti ripetitivi o posture anomali” rappresenta per il neurologo esperto in disordini del movimento una sfida terapeutica  importante ma non immune da ottenere risultati significativi e duraturi.  Prerequisito per arrivare ad un corretto approccio terapeutico sono l’accurata definizione diagnostica  (forme primarie  o secondarie) coadiuvata un trial di terapia farmacologica, ed il corretto inquadramento  semeiologico che prevede la distinzione in forme focali, multifocali, segmentarie e generalizzate.

Nelle forme focali è ormai riconosciuto e consolidato il trattamento della distonia focale con “tossina botulinica”. I risultati ripostati in letteratura e nei vari trials clinici lo indicano come trattamento di prima scelta con risultati soddisfacenti solo se eseguito da professionisti esperti.

L’evento ha come obiettivo quello di approfondire e diffondere la conoscenza in merito  a questa patologia ed ai conseguenti approcci terapeutici sottolineando la necessità di un trattamento mirato in base al quadro eziologico e semeiologico sottostante. I lavori saranno orientati a fornire strumenti per migliorare la comunicazione dei vari specialisti neurologi, fisiatri e psicologi, ma anche MMG che si occupano del paziente con distonia. Gli interventi coordinati di specialisti neurologi e neurochirurghi e  fisiatri hanno l’obiettivo di descrivere  in maniera sistematica l’importanza di un approccio  mirato e  multidisciplinare facendo riferimento alle più recenti evidenze presenti in letteratura ma soprattutto alla propria esperienza personale con lo scopo di creare una integrazione di specifiche competenze  per una gestione condivisa di tali patologie sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico.