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Dimagrire con il mentolo: nuova possibile strategia contro l’obesità

Stimola le cellule del tessuto adiposo bianco a consumare i grassi producendo calore

pobraneDimagrire con il mentolo. In uno studio appena pubblicato sulla rivista inglese «Molecular and Cellular Endocrinology» un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, coordinati dal Dr. Marco Rossato della Clinica Medica 3 diretta dal prof. Roberto Vettor, ha individuato i meccanismi molecolari la cui attivazione regola la trasformazione del tessuto adiposo bianco in tessuto adiposo con caratteristiche simili a quelle del tessuto adiposo bruno in grado di bruciare i grassi immagazzinati al suo interno producendo calore.

«Una delle molecole in grado di indurre questa trasformazione è il mentolo – spiega il dottor Rossato –, noto a tutti per la capacità di evocare una sensazione di freddo una volta a contatto con cute e mucose. Questa sostanza di derivazione vegetale e nota da migliaia di anni, stimola le cellule del tessuto adiposo bianco a consumare i grassi producendo calore. Il mentolo è utilizzato diffusamente nell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica e sembra privo di effetti collaterali nell’uomo e rappresenta pertanto una possibile nuova strategia per la cura dell’obesità».

Lo studio padovano ha dimostrato come il tessuto adiposo bianco abbia dei sensori in grado di “sentire” direttamente il freddo senza la mediazione del sistema nervoso. Questi sensori, attivabili dal mentolo e da altre molecole simili, sono in grado di aumentare il metabolismo del tessuto adiposo bianco portando al consumo dei grassi depositati al suo interno e alla produzione di calore.

L’obesità rappresenta una patologia a rischio per lo sviluppo di malattie importanti quali diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di neoplasie. Le strategie per la cura dell’obesità sono rappresentate principalmente dalle modificazioni dello stile di vita quali la dieta ipocalorica e l’aumento dell’esercizio fisico che spesso si rivelano scarsamente efficaci per mancanza di una costante aderenza a tali aspetti. Anche se sono stati proposti in passato numerosi farmaci per la cura dell’obesità, non ne esiste alcuno attualmente in grado di portare ad una riduzione significativa e duratura del peso corporeo e, nei casi di obesità grave, si può anche arrivare alla chirurgia.

Una delle strategie teoricamente in grado di portare ad una riduzione del peso corporeo è rappresentata dalla possibilità di aumentare il consumo dei grassi depositati nel tessuto adiposo. Nell’ uomo infatti sono presenti due tipi di tessuto adiposo denominati bianco e bruno: il tessuto adiposo bianco che rappresenta il tessuto di accumulo dei grassi e il tessuto adiposo bruno che rappresenta il tessuto in grado di bruciare i grassi depositati nel bianco producendo energia per le attività cellulari e calore. A tale proposito alcune recenti teorie mettono in relazione l’obesità con il riscaldamento globale ed è noto come questi due elementi siano progressivamente in aumento nelle ultime decadi, confermando una loro possibile interrelazione.