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Difese immunitarie, verità e falsi miti

Stare al caldo aumenta le difese immunitarie? Lo sport è meglio farlo al chiuso o all’aria aperta? Le sostanze che determinano un rinforzo del nostro sistema immunitario quali sono realmente? Cerchiamo di venirne a capo con l’aiuto del virologo dott. Fabrizio Pregliasco.

La vitamina C aiuta:

«La vitamina C aiuta leggermente perché è antiossidante anche se, nel passato, le sue proprietà protettive sono state un po’ enfatizzate», spiega il virologo. Dove si trova? Negli agrumi, nei kiwi, nei ribes, nei peperoni, nei broccoli, nei cavoli. VERO

L’Echinacea è antivirale naturale:

«L’estratto di Echinacea ha un’azione antivirale anche in vitro», spiega Pregliasco. Il principio attivo più importante dell’echinacea è l’echinacoside che possiede una spiccata capacità immunomodulatoria e ha proprietà antinfiammatorie. «Ci sono anche altri immunostimolanti come alcune proteine sintetiche o frazioni di batteri che mimano gli antigeni dei batteri. Assumendo queste sostanze, si aumenta la risposta immunitaria del nostro organismo». VERO

Coprirsi molto può aiutare:

Coprirsi troppo non serve perché l’organismo ha bisogno di reagire ad eventi disagevoli per irrobustirsi. «Suggerisco di vestirsi a cipolla in modo che, entrando e uscendo dagli ambienti molto caldi o molto freddi, la temperatura del corpo non si modifichi troppo rapidamente», spiega il virologo. FALSO

Lo zinco può aiutare:

Lo zinco non è un antivirale, non è un antibatterico e non ha un’azione immunostimolante però «ha un’azione stabilizzante delle cellule quindi riduce il danno cellulare», spiega Pregliasco. In quali alimenti si trova? Pistacchi, noci, mandorle, pinoli, legumi, frutti di mare, granchio, miglio, quinoa. VERO

Intestino in salute:

«Se l’intestino sta bene, se al suo interno ci sono più batteri buoni (in grado di mantenere in salute l’intestino) di batteri cattivi ovvero i saprofiti, anche le placche di Peyer, presenti nella parete intestinale e che hanno il compito di riconoscere le molecole estranee ed elaborarle in modo da attivare i linfociti T (particolarmente abili nell’eliminare la minaccia e nell’attivare la produzione di anticorpi), riescono a lavorare bene», spiega il virologo. «Per favorire il benessere intestinale sono utili i probiotici che, se assunti nelle giuste quantità, aiutano la riproduzione della flora batterica buona». VERO

Dormire più tempo fa bene:

«Il sonno induce la produzione di citochine che rinforzano il sistema immunitario». VERO

Caffè e Tè sono di aiuto:

«Se consumati in eccesso sono dannosi perché mantengono il sistema nervoso e circolatorio in iperattività e, di conseguenza, si abbassa la risposta immunitaria», spiega il virologo. FALSO

Meglio far sport all’aperto:

«Esporsi all’esercizio fisico con temperature rigide rinforza l’organismo, però bisogna fare attenzione alle due ore successive allo sport durante le quali c’è un temporaneo abbassamento delle difese immunitarie. Durante questa finestra temporale è bene evitare sbalzi termici, da freddo a caldo e da caldo a freddo repentini, perché le ciglia che rivestono le pareti dell’apparato respiratorio e con esse il muco che intrappola gli agenti patogeni per poi espellerli, si fermano: con la clearance mucocigliare inattiva virus e batteri trovano strada libera ed entrano nell’organismo». VERO

Serve molta igiene?

«La prima regola per non ammalarsi è quella di ridurre il più possibile la carica batterica alla quale ci si espone», spiega Pregliasco. Come? «Lavando spesso e bene le mani con acqua calda e sapone che sono i peggiori nemici di virus e batteri. Non portando a bocca, naso e occhi le mani che sono state a contatto con altre mani o con superfici non perfettamente pulite (ad esempio i sostegni sui mezzi pubblici, le maniglie delle porte, ecc.). Tenendosi a un metro di distanza da chi è ammalato, tossisce e/o starnutisce», conclude il virologo. VERO

Mascherina e disinfettante sono di aiuto:

«La mascherina serve per evitare di contagiare gli altri, quindi può essere indossata da chi è ammalato per non disperdere nell’aria goccioline di saliva. Non ha alcuna utilità per chi è sano perché non previene un eventuale contagio virale, anche del nuovo Coronavirus Covid-19, o batterico», spiega Pregliasco. «I disinfettanti come l’Amuchina e prodotti similari sono utili per detergere le mani in caso d’emergenza, ma è sempre meglio un lavaggio accurato e prolungato per almeno 30/40 secondi con acqua preferibilmente calda e sapone».

Lo stress è in grado di far ammalare fisicamente:

«Lo stress favorisce l’insorgenza di malattie perché riduce la risposta del sistema immunitario alle aggressioni da parte di organismi patogeni», spiega il virologo. In che modo? «Lo stress serve al nostro organismo per reagire con rapidità ed energia a un problema. Ad esempio, lo stress fa in modo che il capriolo corra velocemente per scappare dal leone. Durante lo scatto e la corsa il capriolo non avverte stanchezza o dolore perché il suo organismo sta producendo cortisone, molecola che aumenta la soglia del dolore. Peccato, però, che il cortisone sia anche un antinfiammatorio che, quindi, riduce la risposta immunitaria. In conclusione, lo stress che si dovrebbe attivare solo in casi di estrema necessità, oggi accompagna l’uomo nella quotidianità abbassando così la risposta immunitaria dell’organismo». VERO

Cipolla ed aglio aiutano:

«L’aglio ha una spiccata azione antisettica, mentre la cipolla, alcuni legumi e le verdure a foglia verde contengono sali minerali e vitamine che difendono dalle infezioni». VERO

Servono davvero gli integratori?

«Alcune categorie di integratori sono utili, come i probiotici, che mantengono in ordine il microbio intestinale, gli immunostimolanti, come l’echinacea e alcune proteine, le vitamine del gruppo B, che svolgono svariate azioni metaboliche, la vitamina C, antiossidante, la propoli che ha un’azione antisettica». VERO

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