Quali scelte etiche caratterizzano l’approccio alle problematiche di fine vita? Quali valori seguire quando un malato terminale chiede di porre fine o di prolungare la propria esistenza? Occorre prediligere il valore della vita umana o il principio dell’autonomia dell’individuo? Quanto influisce un ragionevole utilizzo delle risorse economiche disponibili? E’ più importante concentrarsi su regole, norme e principi, o fare scelte etiche incentrate su virtù personali e sociali? Quanto gli approcci etici sono inseparabili e si arricchiscono reciprocamente? A queste ed altre domande cercheranno di rispondere oggi (a partire dalla mattinata) presso la Sala Brasca del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma autorevoli studiosi del mondo cattolico, ebraico e musulmano in un dialogo interreligioso.
L’ evento è promosso dal Centro di Ateneo per la Vita dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con SIAARTI, la Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva. Dopo i saluti dell’ assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Monsignor Claudio Giuliodori e l’introduzione del Direttore del Centro di Ateneo per la Vita dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore nonché Presidente della SIAARTI, Massimo Antonelli, interverranno i medici Fekri Abroug dell’ Università di Monastir in Tunisia, Alberto Giannini dell’ Ospedale Maggiore di Milano, Avraham Steinberg dello Shaare Zedek Medical Center di Jerusalem e i teologi Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma, Yahya Pallavicini, Vicepresidente della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) italiana, Andrea Vicini del S.J. Boston College School of Theology. L’incontro sarà moderato dal giornalista Roberto Fontolan.
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