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Delegazioni degli ospedali “El Cruce” di Buenos Aires e “Gaslini” di Genova a Empoli per un interscambio di esperienze e progetti

Due delegazioni di manager sanitari, una di Buenos Aires e l’altra di Genova, hanno incontrato la direzione aziendale e gli operatori dell’Asl 11 per conoscere da vicino  i punti di forza dell’organizzazione gestionale dei presidi ospedalieri aziendali e in particolare del “San Giuseppe” di Empoli. La prima delegazione, proveniente dall’Argentina e rappresentata dal dottor Arnaldo Darìo Medina direttore generale dell’ospedale di alta specializzazione per acuti  “El Cruce” di Buenos Aires, (cui fa riferimento una rete di 7 ospedali provinciali che assistono un territorio di circa 2milioni di abitanti) e da altri professionisti della sanità del Sud America, ha visitato il Centro Direzionale di via dei Cappuccini e successivamente il “San Giuseppe” all’insegna di un proficuo interscambio di esperienze e  progetti.

La seconda delegazione, proveniente dall’ospedale pediatrico Gaslini di Genova e rappresentata, fra gli altri, dal direttore sanitario Silvio del Buono e dal direttore amministrativo Paolo Fioravalli, hanno incontrato stamani la direzione aziendale dell’Asl 11 nelle persone del direttore generale Eugenio Porfido, del direttore sanitario Renato Colombai, del direttore amministrativo Antonella Valeri e del direttore della rete territoriale Nedo Mennuti. La delegazione era interessata a conoscere il modello per intensità di cura sviluppato nell’ospedale empolese.

Entrambe le delegazioni hanno mostrato vivo interesse non solo per la rete ospedaliera del territorio, ma anche e soprattutto per l’innovazione organizzativa e tecnologica del “San Giuseppe”, i cui assetti assistenziali sono sostenuti da strumenti informatici all’avanguardia.

I direttori di dipartimento (medico, chirurgico, materno infantile, emergenza urgenza, professioni sanitarie e della rete specialistica) hanno accolto le due delegazioni, mostrando loro le aree di degenze e illustrando i programmi di breve e lungo periodo.

La visita si è conclusa nella sala di controllo del “San Giuseppe”, ritenuta fra le più avanzate del sistema sanitario toscano.