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Dal Senegal all’ospedale Bufalini per curare una rarissima malattia delle ossa

In Italia dal 2011 una giovane senegalese di 28 anni affetta da una grave forma di displasia fibrosa cranio facciale, è stata sottoposta in questi anni a una serie di delicati interventi di Chirurgia Maxillo Facciale. A breve sarà operata nuovamente. E’ arrivata dal Senegal nel 2011, grazie a un intervento umanitario, per curare una rarissima malattia delle ossa che si manifesta con una crescita anomala del tessuto osseo. Irene, questo il suo nome, è una giovane ragazza senegalese di 28 anni. E’ affetta fin dall’infanzia da una grave forma di displasia fibrosa cranio facciale, che interessa le ossa della faccia, con una produzione in eccesso di osso fibroso che le ha provocato negli anni gravi deformità e importanti deficit funzionali come difficoltà di masticazione e di respirazione, cecità in un occhio e sordità.

 In questi due anni Irene è stata sottoposta a una serie di delicati interventi chirurgici eseguiti con successo dall’equipe dell’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo Facciale dell’ospedale Bufalini di Cesena. Obiettivo,rimuovere il più possibile la displasia fibrosa cranio facciale e restituirle così una condizione di vita migliore. Il reparto cesenate è infatti uno dei centri di riferimento nazionale per la traumatologia del viso. Basti pensare che nell’ultimo anno, tra traumi, patologia oncologiche e dismorfie facciali, l’equipé diretta dal dottor Angelo Campobassi ha effettuato oltre 1100 interventi chirurgici.

 “Al suo arrivo – spiega il dottor Massimo Bassi, Chirurgo Maxillo Facciale del Bufalini, che fin da subito si è preso a cuore il caso della ragazza coinvolgendo i colleghi – Irene presentava una situazione clinica di una certa gravità.Prima di intervenire chirurgicamente è stato necessario effettuare uno studio genetico della malattia e verificarne lo stadio”.

“Accertato che la patologia era in una fase di stabilizzazione, – prosegue il dottor Bassi – sono stati eseguiti approfondimenti diagnostici e radiografici. Solo una volta ultimate le fasi di preparazione siamo potuti entrati in sala operatoria per ridurre il più possibile, in questa prima fase, la deformazione cranica. Dopo un anno circa Irene è stata sottoposta a un secondo delicato intervento per rimodellare e raddrizzare mandibola, mascellare e orbita-zigomo”

 “Il buon esito degli interventi chirurgici  – sottolinea il dottor Angelo Campabassi, direttore del reparto – è stato possibile grazie a un lavoro di squadra. Fondamentale è stata la collaborazione degli altri colleghi specialisti, in particolare i colleghi dell’Otorinolaringoiatria e i medici anestesisti. Gli interventi presentavano infatti non poche difficoltà di carattere medico e gestionale per le implicazioni legate allo stato particolare della ragazza”.

 Ora Irene si trova ricoverata nel reparto di Chirurgia Maxillo Facciale e sta bene. A breve dovrà essere sottoposta a un ulteriore intervento chirurgico per ripristinare il condotto uditivo compromesso dalla crescita anomala del tessuto osseo.

L’operazione umanitaria è stata attivata dall’Ausl di Cesena e autorizzata dall’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna, grazie all’interessamento della Misericordia di Premilcuore e dell’Associazione bolognese Kalimbeno Onlus, che si occupa di aiuti alla popolazione senegalese. Una vera e propria catena di solidarietà, che ha potuto contare anche sulla grande generosità di alcuni cesenati della parrocchia di Case Finali che si sono resi disponibili ad accogliere la giovane Irene durante la sua permanenza a Cesena.