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CURCUMA: PROPRIETA’, BENEFICI E CONTROINDICAZIONI

Curcuma proprietà, benefici e controindicazioni

La curcuma è una pianta appartenente botanicamente alla famiglia delle Zingiberacee, della quale fanno parte anche altre spezie che sono entrate a far parte delle abitudini alimentari occidentali quali zenzero e cardamomo.

Conosciuta comunemente anche con il nome di zafferano d’India, la pianta può raggiungere il metro d’altezza, ed è facilmente riconoscibile grazie alle sue foglie larghe e ai fiori gialli.

Della curcuma viene estratta la radice, di forma cilindrica e di colore arancio.

Ed è proprio nella radice che si concentrano tutte le proprietà benefiche che hanno fatto diventare la curcuma un superfood. Vediamo nel dettaglio queste proprietà

La curcuma possiede tante propietà benefiche in primis proprietà antinfiammatorie. Questa spezia può dare una mano al nostro organismo nel ridurre i meccanismi infiammatori, tipici di patologie quali l’osteoartrite e l’artrite reumatoide, ha un buon effetto contro le infiammazioni articolari rinforza il sistema immunitario  grazie a una sostanza nota come lipopolisaccaride, riducendo le probabilità di contrarre influenza, raffreddore e tosse, è in grado di indurre la morte delle cellule tumorali e ha un effetto protettivo nei confronti di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. Svolge inoltre un importante azione depurativa, supportando il nostro corpo nel processo di espulsione delle tossine a livello di fegato e reni, stimolando la produzione dei succhi gastrici, ed incrementando la produzione della bile nella cistifellea

Inoltre la curcuma svolge una forte azione antiossidante, contrastando i radicali liberi, responsabili del processo di invecchiamento e antitumorale, poiché diversi studi hanno confermato che aiuta a contrastare almeno otto tipologie di tumori. Assumere regolarmente tale spezia all’interno dei pasti sembra che aiuti a prevenire il tumore alla pelle, alle mammelle, ai reni, ai polmoni, alla bocca, al fegato, alla prostata e al colon. Inoltre secondo uno studio della Loyola University Medical Center di Chicago, aiuta anche a prevenire la leucemia nei bambini. La curcuma ha funzione cicatrizzante e digestiva. Tra le altre proprietà spiccano quella di stabilizzatore glicemico, antibatterico, antistaminico, immunostimolante, seboregolatore, lenitivo e protettore cardiovascolare.

La curcuma può essere utilizzata per poter preparare delle bevande e consumata o come spezia per condire primi piatti, secondi, insalate e contorni associandola, per via della sua natura lipofila, a una fonte grassa come l’olio extravergine d’oliva, il burro, la margarina oppure al pepe nero, perché la combinazione dei principi attivi presenti in queste spezie, la curcumina della curcuma e la piperina del pepe nero  ne aumenta la biodisponibilità a livello intestinale o come radice fresca in piccole quantità, poiché si secca molto velocemente tramite cottura a vapore o bollitura per poi condire la pietanza.

La curcuma può essere utilizzata nel prevenire l’insorgere del diabete mellito di tipo 2, poiché tiene sotto controllo i livelli di insulina riducendo la resistenza all’insulina. E’ anche in grado di migliorare il controllo del glucosio e di aumentare l’effetto dei farmaci per trattare il Diabete. Tuttavia, se la spezia entra in contatto con farmaci dall’elevata potenza, potrebbe causare l’ipoglicemia, ossia bassi livelli di glucosio nel sangue. Prima di ingerirla in questo caso, consultare il proprio medico per trovare la soluzione più adatta al problema.

Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’utilizzo della curcuma come condimento nell’alimentazione può ridurre i livelli di colesterolo e previene molte malattie dell’apparato cardiovascolare.

La curcuma aiuta a riparare la pelle danneggiata ed è possibile utilizzarla per il trattamento della psoriasi e di altre condizioni infiammatorie della pelle quali la sclerodermia, una patologia autoimmune seria che può essere attenuata con questa spezia. La sclerodermia ispessisce la pelle fino ad aggravarsi ed attaccare gli organi. La vitiligine è un’altra patologia contrastata dall’azione della curcuma. Si tratta di una malattia che provoca chiazze scolorite sulla pelle, molto antiestetica. Pur non avendo complicanze, il suo impatto da un punto di vista sociale è molto forte. In particolare, se colpisce il viso, può portare ad isolamento psicologico e sociale e anche per il melanoma, che è un cancro della pelle, grazie alla sua azione bloccante sulle cellule tumorali, riducendone la crescita.

La curcuma viene spesso usata anche per l’acne perché grazie al suo principio attivo, la curcumina riesce a stabilizzare il sebo. Inoltre sembra che gli effetti benefici della curcumina si estendano anche al miglioramento della memoria e a contrastare la depressione. Questo composto andrebbe a sfavorire il deposito di proteine nelle zone del cervello che sono collegate ad emozioni e memoria. E’ quanto emerso da un recente studio proveniente dagli Usa. Secondo tale studio, l’assunzione di una certa percentuale di curcumina al giorno si rifletterebbe positivamente sul cervello. La curcuma permette anche di contrastare l’onicomicosi, svolgendo un’azione antimicotica e antibatterica e anche un’azione rafforzante sulle unghie garantendo ulteriore nutrimento a cuticole e superfici.

Per quanto riguarda gli effetti collaterali e le controindicazioni della curcuma, sembra che l’assunzione di curcuma non comporta particolari rischi. Tuttavia chi soffre di occlusione delle vie biliari dovrebbe assumerla solo dopo un consulto con il medico. Chi soffre di danni alla cistifellea, dovrebbe, invece, evitarla del tutto. L’effetto anticoagulante ne sconsiglia l’assunzione a chi soffre di tali disturbi legati alla coagulazione del sangue. Le donne in gravidanza e durante l’allattamento dovrebbero evitarne il consumo. Un dosaggio eccessivo può portare a problematiche gastriche. Le reazioni avverse principali sono diarrea e nausea.

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Nicola Barbaro biologo nutrizionista

Dott. Nicola Barbaro

Biologo Nutrizionista, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana al Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente di Foggia e dal 2018 iscritto all’albo dei Biologi sez. A. Ha iniziato a lavorare come libero professionista e ha svolto attività di frequenza volontaria presso il reparto Dialisi dell’Ospedale Lastaria di Lucera svolgendo attività di consulenza nutrizionale e cercando di aggiornare costantemente la formazione seguendo corsi di nutrizione relativa alle patologiche metaboliche, alle patologie autoimmuni e nutrizione sportiva approfondendo studi di nutrizione in età pediatrica, mimadigiuno e chetogenica. Elabora piani alimentari, con l’ausilio di strumentazione avanzata per la valutazione della composizione corporea(massa grassa, massa magra, acqua corporea totale extracellulare e intracellulare) tramite bioimpedenziometria (BIA) al fine di migliorare le condizioni generali fisiche e psichiche del paziente.