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Covid, Oms: “Omicron 5 cresce, oggi presente in 47 Paesi”

Milano, 9 giu. (Adnkronos Salute) – La variante Omicron di Sars-CoV-2 resta protagonista incontrastata dell’attuale fase della pandemia di Covid-19: appartengono alla sua ‘famiglia’ quasi tutte le sequenze segnalate alla banca dati Gisaid negli ultimi 30 giorni, con Omicron 2 (BA.2 e i suoi lignaggi discendenti) che resta dominante ma in declino, mentre aumentano in prevalenza le ‘sorelle’ Omicron 5 e 4 (BA.5 e BA.4), e la BA.2.12.1. Secondo l’ultima rilevazione contenuta nell’aggiornamento settimanale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la sottovariante BA.2.12.1, rilevata in 53 Paesi, ha raggiunto una prevalenza del 28%, che può essere in gran parte attribuita a un iniziale rapido aumento nella regione delle Americhe. Omicron 5 (BA.5), sotto i riflettori per il rialzo di casi osservato in alcuni contesti (per esempio in Portogallo), è stata rilevata in 47 Paesi e Omicron 4 (BA.4) in 42 Paesi. Queste due sottovarianti rappresentano il 4% e il 2% delle varianti circolanti, rispettivamente.

E intanto Omicron 2 cala: secondo l’ultima rilevazione, BA.2 e i suoi lignaggi discendenti (lignaggi aggregati denominati BA.2.X) rappresentano rispettivamente il 44% e il 19% del totale delle sequenze segnalate. Diverse varianti che avevano dato in via preliminare segno di un vantaggio di crescita rispetto ad altri lignaggi Omicron ora non sono più in aumento e risultano sotto l’1% (BA.2.11, BA.2.13 e BA.2.9.1). Così come ex lignaggi Omicron dominanti (per esempio BA.1) sono scesi sotto l’1%.

Tutte e tre le varianti la cui prevalenza sta aumentando portano una mutazione caratteristica (nel locus S:L452) che si pensa conferisca una maggiore trasmissibilità, anche attraverso caratteristiche di fuga immunitaria. Per quanto riguarda la malattia che provocano, l’accumulo di evidenze provenienti da diversi Paesi indica che “non è stato osservato alcun aumento della gravità associato a BA.5 e BA.4”, precisa l’Oms. (segue)