Milano, 28 ott. (Adnkronos Salute) – “Il numero di nuovi casi e morti di Covid segnalati nel mondo sta aumentando per la prima volta in due mesi, spinto dalla crescita che si registra in Europa e che supera il calo osservato in altre regioni. È questo un altro promemoria che la pandemia è tutt’altro che finita. E persiste in gran parte perché persiste l’accesso iniquo agli strumenti” per combatterla. E’ il monito lanciato oggi dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità , Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il consueto aggiornamento sulla situazione Covid nel pianeta.
“Sono stati somministrati 80 volte più test e 30 volte più vaccini nei Paesi ad alto reddito rispetto ai Paesi a basso reddito. Se le 6,8 miliardi di dosi di vaccino anti-Covid somministrate a livello globale finora fossero state distribuite equamente, adesso avremmo già raggiunto il nostro obiettivo del 40%” di popolazione coperta “in ogni Paese”, ha continuato il Dg, chiedendo un impegno per il finanziamento della piattaforma Act Accelerator che punta a rendere accessibili a tutti le armi contro il virus.
“L’elevata trasmissibilità della variante Delta rafforzato” il senso “di ciò che è stato detto da quando abbiamo allestito Act Accelerator: i vaccini da soli non porranno fine alla pandemia. Tutti i Paesi, inclusi quelli ad alto reddito, corrono un rischio elevato e continuo di essere esposti a nuove varianti che potrebbero infettare coloro che sono completamente vaccinati, mettere a rischio l’efficacia degli strumenti che abbiamo e esporci alla possibilità di dover reintrodurre misure più rigorose. A meno a che la pandemia non sia controllata ovunque, il virus muterà e continuerà a circolare ovunque. Abbiamo dimostrato che Act Accelerator funziona, ma finora è stato impedito” a questa maxi iniziativa “di realizzare il suo potenziale, a causa di gravi vincoli di approvvigionamento e finanziamento”. Freni che vanno eliminati, è il messaggio del Dg Oms.