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Covid: l’analisi, Bolzano e Veneto hanno retto bene a tsunami sanitario prima ondata

Roma, 23 apr. (Adnkronos Salute) – Sono state flagellate da Covid-19 nella prima ondata, registrando un’alta incidenza, eppure la provincia autonoma di Bolzano e la regione Veneto “non soltanto hanno saputo arginare in maniera efficace lo tsunami che si sono trovate ad affrontare, ma hanno anzi risposto relativamente meglio rispetto a regioni meno colpite dall’infezione”. Lo evidenzia l’analisi presentata, questa mattina, dal Laboratorio MeS Management e sanità dell’Istituto di management della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, durante un seminario online organizzato in collaborazione con il ‘Network delle Regioni’.

Le indicazioni nazionali nel 2020 hanno individuato alcune prestazioni “non comprimibili”, per le quali i sistemi sanitari regionali sono stati chiamati a fare uno sforzo per ridurre il meno possibile i volumi erogati. È il caso, per esempio, delle prestazioni oncologiche: gli interventi chirurgici per tumore alla mammella (classe di priorità A) calano in media del 14% nel 2020, rispetto al 2019, ma ci sono realtà come Marche e Friuli Venezia Giulia che hanno contratto l’erogazione sotto il 2%, e la provincia autonoma di Bolzano che registra addirittura un incremento (+7%).

In questo caso – spiega l’analisi – a un calo delle prestazioni nel periodo marzo-giugno 2020 è seguito un rimbalzo sia nel periodo tra luglio e settembre, sia in quello tra ottobre e dicembre. Un altro esempio: gli interventi chirurgici per tumore al polmone (classe di priorità A) calano in media – tra le regioni del network – del 19%, con riduzioni superiori al 20% in Puglia, Umbria, Lombardia e Liguria e realtà, al contrario, stabili (Bolzano) o addirittura in leggera crescita, rispetto al 2019, come la Toscana (+1,4%).

Anche nell’ambito cardiovascolare, evidenzia l’indagine, la variabilità è marcata: i ricoveri per bypass aortocoronarico calano in media del 24%. Regione Basilicata è, in questo caso, in controtendenza e registra un incremento del 5%, probabilmente per una riduzione della mobilità passiva (viaggi sanitari). Calano, invece, in tutte le Regioni gli interventi di angioplastica (-16.7%), sebbene realtà come Veneto e Friuli Venezia Giulia contengano il calo a poco più del 10%.

In riferimento alla tenuta della qualità dei servizi erogati, si registra una sensibile variabilità inter-regionale. A titolo di esempio, la percentuale di fratture del collo del femore operate entro due giorni cala in media del 4% circa, con una riduzione più marcata in Basilicata (-19%) e invece un miglioramento in Veneto, Marche e Puglia.