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Covid: Gimbe, contagi ancora in discesa a -38%, tutti i dati in calo

Roma, 23 gen. (Adnkronos Salute) – Ancora in calo, nell’ultima settimana, i dati dei principali indicatori Covid: contagi, ricoveri, occupazione delle terapie intensive, decessi. “Sul fronte dei nuovi casi settimanali si registra un’ulteriore diminuzione (-38,3%) pari a quella della settimana precedente: dagli 84 mila scendono a quota 52 mila, con una media mobile a 7 giorni sopra i 7 mila casi al giorno”, sintetizza Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, presentando il monitoraggio indipendente della Fondazione, rilevato nella settimana 13-19 gennaio.

Si riducono anche i decessi che si attestano a 495 contro il 576, con una media di 71 al giorno rispetto agli 82 della settimana precedente. I casi attualmente positivi passano da 300.050 a 353.643, le persone in isolamento domiciliare sono 294.820 contro 346.912), i ricoveri con sintomi 5.003 contro 6.421 e le terapie intensive 227 contro 310. I nuovi casi calano in tutte le Regioni: dal -11,2% della Provincia Autonoma di Bolzano al -46,7% di Basilicata e Valle D’Aosta. In tutte le Province, ad eccezione di Chieti (+1,8%), si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -11,2% di Bolzano al -62,7% di Ragusa). In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.

“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore Operativo della Fondazione Gimbe – continua a scendere il numero dei ricoveri in area medica (-22,1%) e in terapia intensiva (-26,8%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 novembre, sono scesi a quota 227 il 19 gennaio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 5.003 il 19 gennaio. Al 19 gennaio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 7,9% in area medica (dal 3,9% del Piemonte al 21,9% dell’Umbria) e del 2,3% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Valle d’Aosta al 4,6% della Sicilia. “In calo il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 22 ingressi al giorno rispetto ai 28 della settimana precedente”.