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Covid: ‘effetto gregge’ a casa, con più familiari immuni fino a -97% rischi

Milano, 12 ott. (Adnkronos Salute) – Nel periodo più buio della pandemia di Covid-19, il pericolo era fra le mura di casa. Dove le distanze fra le persone si azzerano e si abbassa ogni difesa, lì correva il virus, a dispetto anche del lockdown. Oggi però le famiglie possono sperimentare un vero e proprio ‘effetto gregge’ domestico: con l’aumentare dei vaccinati (o immuni dopo infezione) sotto lo stesso tetto, si abbatte progressivamente il rischio contagio per gli altri componenti non protetti.

A fotografare l”immunità domiciliare’ è uno studio condotto su oltre 800mila famiglie in Svezia (per un totale di 1,7 milioni di persone), pubblicato su ‘Jama Internal Medicine’. Gli autori – scienziati dell’Umea University e della Uit, The Arctic University of Norway – hanno utilizzato i dati dei registri nazionali per indagare sull’associazione tra il rischio Covid in persone non immuni e il numero di familiari protetti a seguito di una precedente infezione o una vaccinazione completa. Ogni famiglia comprendeva da 2 a 5 componenti (più spesso 2 persone entrambe non immuni, più raramente 5 persone di cui 4 immuni), età media 51,3 anni. Durante un periodo di follow-up medio di 26,3 giorni, il 5,7% dei componenti non immuni dei nuclei analizzati ha ricevuto una diagnosi di Covid. Ed è stata rilevata un’associazione inversa tra il numero di membri protetti in ciascuna famiglia e il rischio di infezione negli altri, indipendentemente dalle dimensioni dei nuclei.

Nelle famiglie con una persona immunizzata, i non protetti avevano una riduzione dal 45% al ​​61% del rischio di contrarre Covid-19. Tale riduzione del rischio aumentava, attestandosi tra il 75% e l’86%, nelle famiglie con 2 membri immuni, e tra il 91% e il 94% in quelle con 3 componenti protetti, fino a un abbattimento del rischio contagio del 97% con 4 membri della famiglia immunizzati a fare da scudo ai non protetti. “I familiari senza immunità avevano un rischio inferiore, da -45% fino a -97%, di contrarre Covid all’aumentare del numero di” compagni di vita “immuni. La vaccinazione è dunque una strategia chiave per ridurre la trasmissione del virus all’interno delle famiglie”, concludono gli autori del lavoro.