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Covid: circolare ministero Salute, Regioni rafforzino servizi e posti letto

Roma, 30 dic. (Adnkronos Salute)()() – Per la stagione invernale 2022-2023, “si ritiene indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino, e, se necessario, rafforzino il proprio stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di infezione da Sars-CoV-2”. E’ quanto raccomanda la circolare ‘Interventi in atto per la gestione della circolazione del Sars-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023’, firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, e dal direttore della Programmazione Stefano Lorusso, ed elaborata con il supporto dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

Il ministero sottolinea l’importanza “che l’assetto organizzativo dei servizi sanitari dedicati al Covid-19 (con particolare riferimento alle dotazioni di posti letto ospedalieri) dovrà seguire dinamicamente gli andamenti della relativa domanda e della situazione epidemiologica, per limitare le ricadute della gestione della pandemia sulle cure di patologie diverse dal Covid-19 e sulle liste d’attesa per le prestazioni programmate”.

In particolare si raccomanda la verifica “della dotazione di posti letto in ricovero ordinario (area medica Covid) e in regime di terapia intensiva/sub-intensiva dedicati e da dedicare a pazienti Covid-19, da individuare ed attivare con modalità flessibile in base alla domanda; la disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la gestione in sicurezza dei pazienti (ricoverati a causa delle manifestazioni cliniche di Covid-19; ricoverati per altre cause presso reparti di diversa competenza nosologica e risultati positivi alla ricerca del virus Sars-CoV-2); la disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la disinfezione e sanificazione degli ambienti di soggiorno dei pazienti positivi alla ricerca del virus Sars-CoV2; l’ approvvigionamento – prosegue il documento – di materiali di consumo, strumentazione, dispositivi, diagnostici, farmaci, vaccini; la disponibilità di personale sanitario formato e continuamente aggiornato, che possa supportare i reparti ospedalieri e i servizi territoriali nel caso di un aumento del numero di casi tale da superare l’attuale capacità dei sistemi assistenziali e dei Dipartimenti di Prevenzione”.