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Coronavirus: uso più esteso di mascherine, Oms valuta nuovi studi

Roma, 3 apr. (Adnkronos Salute) – Come già annunciato due giorni fa nel corso della consueta conferenza stampa di Ginevra, un gruppo di consulenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sta valutando se sia il caso di estendere l’uso di mascherine a livello di comunità. Il gruppo guidato da David Heymann, ex direttore dell’organismo, valuterà le evidenze scientifiche sul fatto che il virus possa ‘volare’ nell’aria oltre a quanto si pensasse in precedenza. Un nuovo studio del Mit, negli Stati Uniti, suggerisce ad esempio che la tosse può diffondersi fino a 6 metri e lo starnuto fino a 8 metri.

Heymann ha dichiarato alla Bbc News, come già sottolineato mercoledì dai vertici dell’Oms, che le nuove prove scientifiche potrebbero portare a un cambiamento nei consigli sull’uso delle mascherine fra la popolazione: “L’Oms sta riaprendo la discussione, esaminando le nuove prove per vedere se ci debba essere un cambiamento nel modo in cui consigliarne l’impiego”. Attualmente le indicazioni Oms dicono che solo le persone malate e mostrano sintomi dovrebbero indossare mascherine, oltre al personale sanitario e a chi si prende cura dei pazienti.

Una delle nuove ricerche suggerisce però che tosse e starnuti potrebbero proiettare liquidi a un distanza più ampia rispetto a quanto si pensasse in precedenza. I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Cambridge, negli Stati Uniti, hanno utilizzato telecamere ad alta velocità e altri sensori per valutare con precisione cosa succede dopo una tosse o uno starnuto. Scoprendo che l’espirazione genera una piccola nuvola di gas in rapido movimento che può contenere goccioline di liquido di varie dimensioni, e che le goccioline più piccole possono essere trasportata su lunghe distanze.

Lo studio, condotto in condizioni di laboratorio, ha appunto scoperto che la tosse può proiettare i liquidi fino a 6 m di distanza e che gli starnuti, che comportano velocità molto più elevate, possono raggiungere fino a 8 m di distanza. Alla luce dei risultati raccolti, la scienziata che ha guidato lo studio, Lydia Bourouiba, è convinta che in alcune situazioni, specialmente in ambienti chiusi e in stanze scarsamente ventilate, indossare mascherine ridurrebbe i rischi. Heymann da parte sua afferma che le mascherine devono essere indossate in modo corretto e assicura che la nuova ricerca del Mit verrà valutata. Ma ciò che occorre sempre ricordare è che le mascherine devono essere indossate correttamente, cambiate frequentemente, rimosse correttamente e smaltite in modo sicuro.