Vai al contenuto

Coronavirus: Science, stop spostamenti più utile in fase iniziale e finale epidemia

Roma, 25 mar. (Adnkronos Salute) – L’analisi della mobilità e dei dati epidemiologici cinesi da parte di un consorzio globale di ricercatori guidato dall’Università di Oxford e dalla Northeastern University, mostra che proprio gli spostamenti sono un’utile spia della diffusione dell’epidemia in Cina. Le restrizioni agli spostamenti dalla città di Wuhan, focolaio di Covid-19, sono però arrivate “troppo tardi”e la ricerca – pubblicata su ‘Science’ senza embargo – mostra che l’impatto di questa misura diminuisce con il crescere dell’epidemia. Le province al di fuori dell’Hubei che hanno agito in anticipo per testare, rintracciare e contenere i casi importati di Covid-19 hanno ottenuto i risultati migliori nel prevenire o contenere focolai locali.

I dati di geolocalizzazione mobile di Baidu Inc, combinati con un ricco set di dati epidemiologici dell’Open CoviD-19 Data Working Group, hanno mostrato che la trasmissione da persona a persona a livello locale è avvenuta in modo massiccio all’inizio dell’epidemia di coronavirus ed è stata mitigata da drastiche misure di controllo. Tuttavia, con un periodo di incubazione medio di 5 giorni che arriva fino a 14 giorni in alcuni casi, queste restrizioni della mobilità non hanno influenzato positivamente i dati sui nuovi casi “per oltre una settimana”. Con “un apparente peggioramento nel 5-7 giorni immediatamente dopo il blocco”, poiché nel frattempo la trasmissione locale era ben avviata.

Tra i casi segnalati al di fuori della provincia di Hubei, 515 avevano una storia di viaggio a Wuhan e una data di insorgenza dei sintomi prima del 31 gennaio, rispetto ai soli 39 dopo il 31 gennaio, a dimostrazione dell’effetto delle restrizioni ai viaggi nel ridurre la diffusione di Covid-19 nelle altre province cinesi.

“I nostri risultati mostrano che all’inizio del coronavirus le restrizioni agli spostamenti sono efficaci nel prevenire l’importazione di infezioni da una fonte nota”, spiega Moritz Kraemer dell’Oxford Martin Program on Pandemic Genomics e dell’Università di Oxford. “Tuttavia, una volta che i casi di Covid-19 hanno iniziato a diffondersi localmente, il contributo delle nuove importazioni è stato molto più ridotto. A questo punto un pacchetto completo di misure che include restrizioni agli spostamenti a livello locale, test, tracciabilità e isolamento deve essere messo in campo per mitigare l’epidemia. Le province cinesi e altri paesi che hanno fermato con successo la trasmissione interna di Covid-19 devono considerare attentamente, però – ammonisce – come e quando ripristinare viaggi e mobilità per evitare la reintroduzione della malattia”.

La politica “in molti paesi è in ritardo rispetto alla diffusione di Covid-19 – commenta Samuel V. Scarpino del Network Science Institute (NetSI) presso la Northeastern University – Le restrizioni a viaggi e mobilità sono più utili all’inizio, quando la trasmissione locale non è ancora” decollata. Dopodiché “il distanziamento fisico e la quarantena degli individui malati funzioneranno, ma – ammonisce l’esperto – ci vuole tempo”.