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Coronavirus: Nas, oscurati 11 siti web per vendita farmaci illegali

Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) – Continua l’attività del Nas in relazione all’emergenza sanitaria da Covid-19. Nell’ambito di una mirata operazione di vigilanza telematica contro il cybercrime farmaceutico, condotta di concerto con il ministero della Salute, i militari della Sezione Analisi del Reparto operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno provveduto a ‘oscurare’ 11 siti ,collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano pubblicizzate e messe in vendita, anche in lingua italiana, svariate tipologie di medicinali che, in questi mesi, sono stati a vario titolo collegati all’emergenza pandemica.

Infatti, oltre a una serie di farmaci con diverse indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia, i Carabinieri del Nas hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego in relazione all’infezione da Sars-Cov-2 come, soprattutto, gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina, per i quali l’Aifa il 22 dicembre 2020 ha pubblicato una scheda aggiornata contenente elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto tra benefici e rischi sul singolo paziente, e gli antivirali lopinavir/ritonavir, di cui la medesima Agenzia ha sospeso l’utilizzo al di fuori degli studi sperimentali clinici.

Presenti, sulle vetrine virtuali dei siti individuati, anche l’antivirale ribavirin, per il quale è stato autorizzato l’uso compassionevole limitatamente a pazienti ospedalizzati con difficoltà respiratorie legate al Covid-19, l’antibiotico azitromicina, rispetto al quale l’Aifa ha diramato una scheda che offre elementi necessari per una corretta prescrizione e per valutare il rapporto tra benefici e rischi sul paziente, nonché l’antinfiammatorio colchicina, oggetto di uno studio sperimentale nel trattamento del Covid-19. I militari si sono imbattuti anche in altri medicinali contenenti rispettivamente l’antinfiammatorio indometacina, la cui assunzione fuori stretto controllo medico può cagionare gravissimi effetti collaterali, e l’antivirale daclatasvir, offerto in rete nonostante l’Ema, a seguito del mancato rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio deciso dal titolare, ne abbia vietato l’uso in tutta l’Unione Europea.

Viene dunque confermato, anche agli inizi del 2021, il trend – rilevato nel corso del 2020 – per il quale – riferiscono i Carabinieri del Nas – il mercato virtuale veicolato dalla rete internet è un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci ad uso umano, molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e che vantano proprietà preventive e curative di diverse patologie, tra cui appunto il Covid-19, che espongono i cittadini a gravissime conseguenze per la salute.

Particolarmente a rischio è quella ampia parte di utenti che consulta liberamente il surface web, ovvero la parte “in chiaro” e indicizzata della rete agevolmente accessibile e alla portata di tutti, che maggiormente si presta a raggiungere una platea pressoché illimitata di persone costituendo, quindi, un grave fattore di pericolo rispetto al potenziale acquisto e alla conseguente incontrollata assunzione di farmaci di dubbia provenienza e distribuiti al di fuori dei canali e delle modalità autorizzate, che non rispettano i rigorosi standard di qualità, sicurezza ed efficacia previsti dalle vigenti disposizioni.

È, dunque, più che mai opportuno – avverte il Nas – rinnovare l’invito ai cittadini ad attenersi solo alle indicazioni fornite dagli organi ufficialmente preposti, consultando i relativi siti istituzionali e diffidando della presenza di offerte sul web di farmaci non autorizzati, nonché ricordare che, secondo la rigorosa normativa italiana, i “medicinali con obbligo di prescrizione” non possono essere venduti attraverso internet e che l’offerta in vendita e la pubblicità dei “medicinali senza obbligo di prescrizione” (Sop/Otc) possono essere effettuate online solo attraverso i siti di farmacie ed esercizi espressamente autorizzati secondo quanto previsto dal decreto legislativo 24 aprile 2006 n. 219, il cui elenco è consultabile sul sito del ministero della Salute (www.salute.gov.it), riconoscibili attraverso il previsto Logo identificativo nazionale che deve essere chiaramente visibile su ciascuna pagina del sito web dedicata ai medicinali.