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Coronavirus: Milano-Bicocca al fianco di Lilt per dire ‘Stop Coronavirus’

Roma, 18 mar. (Adnkronos Salute) – L’Università di Milano-Bicocca si unisce alla raccolta fondi ‘Stop Coronavirus: aiutaci a fermarlo!’, lanciata dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt di Milano e di Monza) a favore dell’Ospedale San Gerardo di Monza e dell’Istituto dei Tumori di Milano. Con la campagna attiva su Rete del dono, Milano-Bicocca punta a raccogliere 30mila euro entro il 1 maggio 2020.

Tre gli obiettivi della raccolta fondi avviata dalla Lilt, che da oggi potrà contare sul sostegno dell’ateneo: acquistare tre respiratori per l’Ospedale San Gerardo, in prima linea nell’emergenza coronavirus, potenziare la terapia intensiva dell’Istituto dei Tumori di Milano, sostenendo così anche la battaglia contro il cancro, e garantire continuità ai servizi di assistenza ai malati di tumore, doppiamente esposti in questa emergenza. La realizzazione dei tre progetti partirà da subito e sarà progressiva: Rete del dono, infatti, ogni settimana devolverà ai beneficiari le donazioni ricevute attraverso il portale.

L’ateneo ha scelto di fare la propria parte a sostegno del sistema sanitario impegnato contro il coronavirus anche con un’altra iniziativa di solidarietà. In soli 4 giorni, la comunità di Milano-Bicocca ha raccolto quasi 40mila euro a favore dell’Ospedale San Gerardo grazie alle quote dello stipendio donate dal personale tecnico-amministrativo, dai docenti e dai ricercatori. La cifra è destinata all’acquisto di apparecchiature per le terapie intensive e sub-intensive dell’ospedale monzese al quale l’Università è legata per attività di ricerca, didattica e assistenziale.

“La comunità di Milano-Bicocca – spiega la rettrice dell’ateneo, Giovanna Iannantuoni – ha deciso di partecipare e supportare la raccolta fondi a favore dell’Ospedale San Gerardo di Monza e dell’Istituto dei Tumori di Milano insieme alla Lega italiana per la lotta contro i tumori e invita quante più persone a sostenere questa campagna. Ogni giorno le strutture sanitarie sono sottoposte ad una sempre più crescente pressione: con questa iniziativa potremo garantire ai poli ospedalieri di salvare più vite e la continuità dei servizi di assistenza ai malati di tumore, in stato di maggiore fragilità. È una sfida importante che vinceremo solo se saremo uniti”.