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Coronavirus: Inps, ‘età media delle vittime 81,5 anni, colpiti più uomini che donne’

Roma, 21 mag. (Adnkronos Salute) – L’età media al decesso, nelle province più colpite dal coronavirus – Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza – è di 81,5 anni che diventa 78,5 anni per i maschi e 85,1 per le femmine. La percentuale di vittime femminili a marzo e aprile, il periodo di maggiore intensità della pandemia, è risultata del 44,5% mentre nell’analogo periodo definito dalla ‘baseline’ statistica degli ultimi cinque anni, risulta essere del 53,8% e ciò conferma che “il virus colpisce maggiormente gli uomini”. e’ quanto si rileva nell’Analisi della mortalità nel periodo di epidemia da Covid-19 redatta dall’Inps.

Le classi di età hanno visto incrementi più sostenuti da 90 anni e oltre (+52%), 80-89 anni (+46%) e 70-79 anni (+45%), meno per le classi d’età 60-69 anni (+30%) e 50-59 anni (+18%), mentre da o a 49 anni si è registrata addirittura una diminuzione della mortalità (-8%).

Territorialmente, le province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza presentano tutte una percentuale di decessi superiore al 200%, con il record di Bergamo unica nella fascia tra il 400% e il 500%. Quasi tutto il Nord-Ovest dell’Italia risulta interessato da un incremento dei decessi superiore al 50% mentre le regioni che si affacciano sul mare Adriatico presentano incrementi contenuti ma significativi, con nel Sud la Puglia, specie con la provincia di Foggia tra il 20% e il 30%, è la regione meridionale che evidenzia un maggiore incremento della mortalità.