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Coronavirus: ad Rbm Salute, ’50mila prestazioni erogate, da ricoveri a test diagnostici’

Roma, 23 set. (Adnkronos Salute) – La pandemia ha “imposto un cambio di paradigma e ha messo in evidenza ancora di più come la salute sia un bene primario e come la sanità integrativa, volta a realizzare questo obiettivo, punti ad intercettare bisogni e necessità dei lavoratori anche in situazioni contingenti come l’emergenza Covid. Negli ultimi 3 mesi la produzione della compagnia si è concentrata su una linea di polizze dedicata alla copertura delle situazioni correlate alla pandemia: su 40 fondi istituiti dalla contrattazione nazionale, 26 hanno attivato delle risposte specifiche sempre in via integrativa al Ssn. Sono state oltre 50mila le prestazioni erogate per Covid-19”. A fare il punto all’Adnkronos Salute è Marco Vecchietti, amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo Rbm Salute.

“Gli interventi si sono concentrati prevalentemente sulle esigenze della fase 1 dell’emergenza, ovvero sui bisogni di cura: ricoveri ordinari e in terapia intensiva ed isolamento domiciliare – ha aggiunto Vecchietti – Piuttosto che la messa a disposizione delle aziende dei tamponi e dei test. L’emergenza Covid-19 ha imposto alle imprese un contributo aggiuntivo ai normali controlli con dei costi in più in un momento di riduzioni del fatturato. Ecco allora che nostri clienti ci hanno chiesto di occuparci di formule per il rientro sicuro dei lavoratori o la loro tutela una volta rientrati. Indice – osserva l’amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo Rbm Salute – di un riposizionamento che, di fronte ad un pericolo che prima era considerato solo teorico, evidenzia la necessità di aver risposte alternative, e molto ha fatto la capacità di offrire canali paralleli nel momento più severo. Ad esempio, test sierologici e tamponi in azienda o domicilio. Questa possibilità per una azienda, che ha necessità di tempi di attesa più ridotti, è fondamentale. E i nostri clienti hanno capito il valore aggiunto e hanno molto apprezzato”.

Le soluzioni offerte, in questi mesi di emergenza, da Intesa Sanpaolo Rbm Salute vanno dalla protezione pandemica al rientro sicuro. “Nel nostro portafoglio, i dati sono aggiornati a questi giorni, circa il 40% degli interventi ha garantito l’indennità da ricovero, il 39% da test sierologici, il 15% ha riguardato tematiche assistenziali e riabilitative (compresa l’assistenza infermieristica), ma c’è stato anche il teleconsulto specialistico”.

“La ripresa dell’attività produttiva ci ha poi messo davanti una nuova sfida, quella della prevenzione in attesa dell’arrivo del vaccino contro Covid-19. Una sfida che comprende anche la vaccinazione antinfluenzale per i lavoratori e le loro famiglie – conclude – Vecchietti – Abbiamo fornito soluzioni assicurative mirate alla gestione delle sindromi influenzali ad oltre 20 fondi sanitari attivando un insieme di coperture finalizzato a garantire un contributo economico alle famiglie, a mettere a disposizione una capacità produttiva aggiuntiva per test sierologici e tamponi, fino ad arrivare a percorsi assistenziali e riabilitativi mirati”.