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Convegno “Antiossidanti, un aiuto dalla natura”

C’è un settore nel quale la ricerca sta facendo passi da gigante, ed è quello degli anti-ossidanti, quelle sostanze che – tra l’altro – combattono gli effetti negativi dei radicali liberi, cioè il processo di ossidazione delle cellule, rallentandone l’alterazione e l’invecchiamento. A “Cibus” se n’è parlato in una tavola rotonda organizzata dal “Ciiso”, il Consorzio Interuniversitario Internazionale, che sta portando avanti  una serie di sperimentazioni con il concorso di varie università italiane.

Particolarmente promettenti gli studi sul mangostano, un frutto tropicale prodotto in Thailandia ed in altri paesi asiatici. Il prof. Corrado Ficorella, ordinario di Oncologia Medica all’Università dell’Aquila, ha espresso ottimismo sugli studi che sono in corso proprio a proposito dell’uso della molecola estratta dal pericarpo del frutto, lo  “xanthones”, e che risulta particolarmente efficace contro le infiammazioni e  i dolori articolari.

Ad oggi il mangostano risulta essere il più potente antiossidante prodotto in natura e viene studiato anche in Giappone, Stati Uniti ed Australia e Thailandia (primo produttore al mondo di mangostano).

La ricerca vuole i suoi tempi ma in questo caso gli scienziati italiani stanno facendo un buon lavoro, anche per quanto riguarda un ben più vasto raggio di impiego del mangostano, a cominciare dalle terapie contro il diabete e contro i postumi delle cure radiologiche.

Rivolgersi agli antiossidanti significa quindi chiedere un aiuto al cibo per ciò che riguarda la salute. Il prof. Stefano Iacobelli, ordinario di Oncologia Medica all’Università di Chieti-Pescare, ha allargato lo spettro dell’azione antiossidante a quei cibi che hanno un preciso riscontro cromatico. La salute attraverso i colori che la natura regala a frutta e verdura. “Mangiare a colori – ha specificato Iacobelli – fa bene, purchè si tratti di cibi naturali”.

Attenzione, invece, a chi offre soluzioni miracolistiche, bevande, compresse e pasticche che non hanno alle spalle una chiara filiera medico-sanitaria, ha ammonito la prof.ssa Antonella Quinzi, dirigente del Ciiso. Soprattutto in internet circola di tutto ma con alte dosi di rischio per la salute.

E qui entriamo nel settore delle bevande per gli sportivi e dei cosiddetti “energy drinks”. Ce ne sono molti in commercio, ma non tutti naturali al 100 % come il mangostano.

Per garantire i consumatori il Ciiso – un organismo universitario “no profit” di ricerca scientifica –  ha studiato  un “bollino di qualità” che verrà rilasciato solo a quei prodotti che rispetteranno determinate caratteristiche: naturalità e  proprietà antiossidanti.

Daniele Masala, indimenticato campione olimpico di Pentathlon Moderno (la sua medaglia d’oro a Los Angeles fu un evento strepitoso), oggi docente di Scienze Motorie all’Università di Cassino, ha sottolineato come gli sportivi stiano dedicando sempre più attenzione agli antiossidanti. “Ma facendo bene attenzione – ha concluso – a distinguere tra sostanze naturali e oscure proposte di oscuri laboratori chimici.”