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Cocktail di vitamine e proteine per rallentare la caduta dei capelli

E’ fondamentale un’alimentazione equilibrata

pobranePesce, arance e peperoncino per ritardare il più possibile la comparsa della calvizie. Fondamentale un’alimentazione equilibrata e sana con verdura a foglia larga, carne e agrumi di stagione. Ecco gli ingredienti dei medici estetici per rallentare la caduta dei capelli. Due i periodi critici nel corso dell’anno, l’inizio dell’autunno e la primavera quando il ricambio dei capelli tocca vette del 45%. I mesi autunnali possono rivelarsi i peggiori perché i capelli potrebbero risentire dello stress dell’estate provocato da esposizione prolungata ai raggi solari, presenza di salsedine sul cuoio capelluto, presenza nell’aria di un maggior quantitativo di polvere, inquinamento e sudorazione maggiore.   

 La vitamina C contenuta in grandi quantità negli agrumi favorisce i meccanismi alla base della sintesi di alcune proteine, agevolando il buono stato di salute del capello.

La dott.ssa Maria Grazia Caputo, titolare di un noto studio di Roma, con una lunga esperienza nell’ambulatorio di medicina estetica di un grande ospedale della capitale, aggiunge che “è utile assumere anche verdure, per esempio verdure a foglia larga, che contengono vitamina B. Inoltre, dal momento che una parte importante della struttura del capello è costituita da una porzione proteica, fondamentale è scegliere una dieta ricca di alimenti proteici quindi uova, carne e pesce, quest’ultimo ricco anche omega 3. Quindi – conclude il medico estetico –  come sempre la strategia migliore è adottare un’alimentazione equilibrata, completa e sana, che è alla base anche della buona salute del capello”.

 I consigli anti-calvizie sono solo il primo tema affrontato nel corso dell’ottava puntata del Tg “Estetica|Mente – Riti e falsi miti della medicina estetica” online su YouTube al link http://youtu.be/jgL_CLTOrMo, realizzato e condotto dalla stessa dott.ssa Caputo per rispondere sul web, ogni mese, ai dubbi e alle curiositĂ  della gente sulla medicina estetica.

 Dopo il problema della caduta dei capelli, si parla di diabete e trattamenti riempitivi con acido ialuronico. Il filler può essere fatto anche da persone diabetiche ma è necessario tenere sotto controllo la malattia.

 “Esistono diversi pareri in proposito. C’è infatti chi sostiene che le persone affette da malattie metaboliche, quali appunto il diabete, non possano fare questo tipo di trattamento” afferma la dott.ssa Caputo che chiarisce “In realtà credo che questo sia valido soprattutto nei casi in cui il diabete non sia adeguatamente compensato dai farmaci. Se il diabete è stabile e adeguatamente controllato da una terapia farmacologica e alimentare, non esistono grandi controindicazioni nel fare un riempitivo con acido ialuronico”.

 Un’altra diffusa convinzione da sfatare riguarda il trucco, in particolare l’uso del fondotinta.

Non è assolutamente vero che questo prodotto impedisce alla pelle di respirare, anzi “al contrario, contenendo all’interno delle sostanze idratanti e schermi solari a media protezione, protegge la pelle non solo dagli agenti inquinanti atmosferici, ma anche dall’aggressione dei raggi ultravioletti”.

 Non manca il chiarimento per chi ha approfittato dell’inaspettato sole di ottobre per riprendere un po’ di tintarella: lavarsi poco non aiuta certo a mantenere l’abbronzatura. “L’epidermide è soggetta comunque ad un rinnovamento negli strati più superficiali, ovvero nello strato corneo, e di conseguenza c’è a prescindere una desquamazione. E’, invece, importante il modo con cui ci si deterge. L’utilizzo di prodotti non aggressivi e non schiumogeni che non seccano la pelle, ovviamente può prolungare l’abbronzatura nel tempo; così come fondamentale è anche l’utilizzo di creme idratanti dopo la detersione, proprio per ridurre questa desquamazione e rallentare quindi la perdita del colore che si è acquisito con l’esposizione al sole”.