Vai al contenuto

Mastoplastica additiva: cos’è e come funziona

mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica che ha lo scopo di aumentare il volume e migliorare la forma del seno femminile. Si tratta di una procedura molto richiesta dalle donne che desiderano avere un seno più grande, più armonioso o più proporzionato al resto del corpo. In questo articolo vedremo cos’è la mastoplastica additiva, come si svolge, quali sono i tipi di protesi disponibili e quali sono i rischi e le complicanze possibili.

Cos’è la mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva è un’operazione che consiste nell’inserire delle protesi mammarie sotto la ghiandola o sotto il muscolo pettorale, attraverso delle piccole incisioni praticate nella parte inferiore dell’areola, nell’area sottomammaria o nell’ascella. Le protesi hanno lo scopo di aumentare il volume del seno, ma anche di correggere eventuali difetti come la ptosi (il seno cadente), l’asimmetria (la differenza di dimensione tra le due mammelle) o il seno tuberoso (una malformazione congenita).

Le protesi mammarie sono costituite da un involucro di silicone riempito con un gel di silicone ad alta coesività o con una soluzione fisiologica. Esistono diverse forme e dimensioni di protesi, che vengono scelte in base alle caratteristiche anatomiche della paziente e alle sue aspettative. Le protesi possono essere rotonde o a goccia (anatomiche), con una proiezione maggiore o minore, con una consistenza più morbida o più compatta.

Come si svolge l’intervento di mastoplastica additiva?

L’intervento di mastoplastica additiva viene eseguito in anestesia generale o locale con sedazione e ha una durata di circa un’ora e mezza. Il chirurgo plastico effettua delle piccole incisioni nella zona prescelta e crea delle tasche dove inserire le protesi. Le incisioni vengono poi suturate con dei fili riassorbibili o non riassorbibili. Dopo l’intervento, la paziente viene medicata con delle bende sterili e indossa un reggiseno contenitivo per sostenere il seno e favorire la guarigione.

Il recupero dopo l’intervento richiede circa una settimana di riposo, durante la quale si devono evitare sforzi fisici, sollevare pesi, guidare e praticare sport. Si possono riprendere le normali attività dopo due o tre settimane, ma si deve attendere almeno un mese prima di esporsi al sole o fare il bagno in piscina o in mare. Il risultato definitivo si apprezza dopo circa sei mesi, quando le protesi si sono stabilizzate nella loro posizione e il seno ha assunto una forma naturale.

Quali sono i rischi e le complicanze della mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva è un intervento sicuro quando eseguito da un chirurgo plastico qualificato e in un ambiente medico adeguato. Nonostante ciò, come con ogni procedura chirurgica, esistono potenziali rischi e complicanze, sebbene siano rari.

L’ematoma è uno di questi, caratterizzato dall’accumulo di sangue nella zona operata, il che può causare dolore, gonfiore e arrossamento. Di solito, si gestisce con il drenaggio del sangue o mediante una revisione chirurgica.

Un’altra conseguenza possibile è l’infezione, che rappresenta l’insorgenza di un processo infiammatorio causato da batteri, potendo provocare febbre, secrezioni purulente e alterazione della cicatrice. Questo si affronta con l’uso di antibiotici o con la rimozione della protesi.

Il sieroma è un altro rischio, definito come l’accumulo di liquido sieroso nella zona operata, che può determinare gonfiore e fluttuazione. Questo problema si risolve con il drenaggio del liquido o con una revisione chirurgica.

La contrattura capsulare è un’altra possibile complicanza, rappresentando la formazione di una capsula fibrosa intorno alla protesi, che può indurirsi e comprimere la protesi, causando dolore, deformità e spostamento del seno. Questo si tratta con la rottura della capsula o con la sostituzione della protesi.

La rottura della protesi, che consiste nella rottura dell’involucro di silicone, può provocare la fuoriuscita del gel o della soluzione fisiologica. Può essere causata da un trauma, un difetto di fabbricazione o l’invecchiamento della protesi, e si manifesta con una riduzione del volume del seno, una modificazione della forma o una reazione infiammatoria. Questo si affronta con la rimozione e la sostituzione della protesi.

L’alterazione della sensibilità è un altro rischio, rappresentando la perdita o la diminuzione della sensibilità del capezzolo o dell’areola, che può essere temporanea o permanente, a causa della lesione dei nervi cutanei durante l’intervento.

Infine, l’insoddisfazione estetica rappresenta il disappunto per il risultato ottenuto, che può essere dovuto a una scelta errata della protesi, a una aspettativa irrealistica o a una complicanza post-operatoria. Si può risolvere con una revisione chirurgica o con un supporto psicologico.

Perché scegliere la mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è un intervento che può migliorare l’aspetto e l’autostima di molte donne che non sono soddisfatte del loro seno. Tuttavia, non si tratta di una decisione da prendere alla leggera, ma di un percorso che richiede una valutazione attenta e consapevole dei pro e dei contro. Prima di sottoporsi all’operazione, è importante informarsi bene sulle caratteristiche, i benefici e i rischi della procedura, confrontarsi con il chirurgo plastico e avere delle aspettative realistiche e personalizzate. Solo così si potrà ottenere un risultato naturale e armonioso, in grado di esaltare la bellezza e la femminilità di ogni donna.

Potrebbe anche interessarti il nostro articolo dedicato alla chirurgia delle cicatrici.

Argomenti