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Chirurgia plastica: in Italia la nuova generazione di protesi al seno

pobraneLa clinica Villa Bella di Salò (Brescia) ha presentato in un congresso le nuove protesi Motiva: «La tecnologia si mette al servizio della sicurezza delle pazienti».

Più tecnologiche, più sicure e più performanti. Sono una novità per l’Italia le protesi con carta d’identità incorporata mostrate durante il corso “World Symposium on Ergonomic Implants” che si è tenuto venerdì 25 e sabato 26 settembre presso la clinica bresciana e a cui hanno partecipato specialisti di tutto il mondo.
«Queste protesi di nuova generazione sono le prime a contenere un microchip che racchiude una carta d’identità che il medico potrà “leggere” grazie a un apposito scanner. Si evita così il cartellino di riconoscimento cartaceo che, in precedenza, si consegnava alla paziente perché lo conservasse, con tutti i limiti che questo sistema presentava. Ma le novità non finiscono qui: il materiale utilizzato è innovativo e, oltre a offrire un risultato esteticamente migliore, ha anche più garanzie di sicurezza per la paziente, che può vedere come sarà il risultato finale in anteprima grazie a una simulazione in 3D» dicono Antonio Cella e Chiara Botti, chirurghi plastici a Villa Bella.
Villa Bella è stata la prima clinica in Italia a utilizzare le protesi hi tech: «Da due anni utilizziamo le protesi Motiva: ne abbiamo impiantate circa un centinaio con ottimi risultati e soddisfazione da parte delle pazienti. Oggi realizziamo la maggior parte delle mastoplastiche additive con queste protesi» affermano i chirurghi plastici.
Utilizzate all’estero già da qualche anno, le protesi Motiva hanno ottenuto tutte le approvazioni per il mercato europeo e sono state oggetto di diversi studi scientifici che ne assicurano la sicurezza.
La nuova generazione di protesi al seno presenta sostanziali novità rispetto a quelle già in commercio: «La prima è che a sono le prime e uniche al mondo ad avere internamente un microchip che contiene una sorta di carta d’identità delle protesi – spiegano Cella e Botti -. Grazie a uno scanner sarà possibile in qualsiasi momento il riconoscimento della protesi dall’esterno e si potranno avere subito tutte le informazioni necessarie, come numero di serie, marca, volume e modello evitando cosi il cartellino di riconoscimento». Fino a oggi, infatti, quando una paziente si operava di mastoplastica additiva, riceveva dal medico un tagliando identificativo, con tutte le caratteristiche delle protesi impiantate, che doveva conservare. «Capita spesso però che, con il passare degli anni, la paziente perda il tagliando – dicono i medici -. Avere subito tutte le informazioni necessarie è invece molto utile sia per i controlli successivi, sia nel caso in cui insorgano eventuali problemi: quando scoppiò lo scandalo delle protesi francesi Pip, riempite in modo fraudolento con silicone industriale, molte donne avevano perso la documentazione ed era stato difficile sapere a distanza di anni che marca di protesi la paziente avesse dentro il corpo. Grazie al microchip questo problema è superato».
Un’altra novità riguarda il materiale: le protesi sono riempite con un particolare gel di silicone che ha la caratteristica di dare una forma molto naturale e che, nell’ipotesi di rottura della protesi, resta localizzato senza il rischio di dispersione dei tessuti.
Terza innovazione, il fatto di essere ergonomiche pur essendo protesi rotonde: «Le protesi Motiva condensano in un unico modello le caratteristiche positive dei due tipi di protesi di solito utilizzati, quelle rotonde e quelle anatomiche – affermano i chirurghi di Villa Bella -. Pur appartenendo alla categoria di quelle rotonde sono ergonomiche, una caratteristica che di solito contraddistingue le protesi anatomiche. Questo significa che, una volta inserite dietro al muscolo, grazie al particolare gel che contengono, assumono una forma naturale. Allo stesso tempo non presentano alcuni “difetti” tipici delle protesi anatomiche, come la rotazione».
Un altro elemento di novità è costituito dal fatto che le nuove protesi hanno un rivestimento che è più delicato e morbido al tatto rispetto alle tradizionali. Una caratteristica che ha come effetto quello di essere meno irritante per il corpo.
Inoltre è possibile fare per la prima volta in Italia, una simulazione 3D con queste protesi e vedere il risultato immediatamente. «Grazie a un software e a una fotocamera per la simulazione 3D del risultato disponibili a Villa Bella, è possibile calcolare esattamente le misure e l’ammontare dell’eventuale asimmetria. In questo modo il chirurgo lavora più accuratamente e la paziente può subito avere un’idea concreta del risultato».
Insomma, si tratta di un prodotto sicuro, che rappresenta il futuro delle protesi al seno. A conferma di questo, la ditta produttrice ha attuato forme assicurative e di garanzia più estese rispetto alle altre case di produzione e il prezzo è allineato a quello delle protesi tradizionali. Qualità e convenienza dunque, per le donne del futuro.