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Chirurgia plastica, attenti ai “finti” specialisti

I consigli dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica

hp-donne-chirurgia-367La scelta del chirurgo è un passo decisivo per chi vuole eseguire un intervento di natura estetica e rappresenta un momento importante che non deve essere sottovalutato, ma pensato con molta attenzione per evitare spiacevoli inconvenienti. Anche se si tratta di semplici “punturine” di prodotti riassorbibili come botulino o acido ialuronico. Il monito, lanciato in questi giorni dai chirurghi plastici americani dell’Asaps (American society of aestethic and plastic surgery), è stato raccolto dalla società equivalente in Italia, ossia Aicpe, Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica.

Anche per la medicina estetica è importante essere attenti nella scelta del medico. “Molti pensano che la medicina estetica, a differenza della chirurgia, non possa fare grossi danni e invece non è assolutamente così. Anzi, oggi esiste una grave sottovalutazione di quanto sia importante scegliere un medico anche per procedure che appaiono semplici come botulino o fillers di altro tipo – afferma Mario Pelle Ceravolo, vicepresidente di Aicpe – Nei casi, per fortuna rari, in cui si verificano complicazioni con le sostanze iniettabili la soluzione, a volte, è molto difficile, soprattutto se vengono iniettate sostanze non riassorbibili. Non è infrequente vedere pazienti disastrate da fillers con problemi e complicazioni che richiedono tempi di guarigione molto lunghi e in alcuni casi interventi chirurgici ripetuti e complessi. Gli iniettabili possono diventare delle bombe a tempo che scoppiano anche dopo 3 o 4 anni”.

Ecco quindi i suggerimenti di Aicpe ai pazienti: “Non fidatevi solo del passaparola delle amiche, delle pubblicità o della presenza mediatica di un dottore – consiglia Aicpe – La scelta di un chirurgo plastico deve seguire criteri più scientifici: anzitutto verificare che chi esegue il trattamento abbia la laurea in medicina, controllando l’iscrizione all’Ordine dei Medici. Questo è un requisito sufficiente per la legge, ma insufficiente per assicurare la qualità del medico. Si ottiene maggiore garanzia affidandosi a uno specialista in chirurgia plastica, anche per un “semplice” filler. Uno specialista ha studiato per anni la materia, la conosce a fondo e sa come gestire eventuali complicazioni”.

 Ancora: un buon chirurgo plastico deve sempre informare il paziente sui rischi che un intervento comporta, sulle possibili complicazioni e sulle eventuali alternative. Aicpe raccomanda ai pazienti che si sottopongono a terapie iniettive di farsi sempre dare l’etichetta delle sostanze iniettate. Inoltre diffidate delle offerte speciali super scontate che si trovano in giro, anche su internet. “Il prezzo è certo uno degli elementi per decidere, ma non deve diventare il fattore principale – afferma Pelle Ceravolo – Il paga due e prendi tre e le offerte last minute sono avvilenti per una comunità scientifica seria e dovrebbero essere bandite dal mercato in quanto spesso mettono a rischio la salute dei nostri pazienti. Esistono costi che non possono essere abbattuti se non a scapito della qualità. Infine, non siate timorosi di chiarire prima dell’intervento cosa succederebbe nel caso in cui il trattamento non soddisfi il paziente o in cui si renda necessario un ulteriore intervento”. Insomma, non fidatevi del “passaparola”, anche mediatico, ma verificate in prima persona la serietà del chirurgo che scegliete.Â